C’è una ‘strada della morte’ a San Giovanni a Teduccio, con 9 vittime per investimento negli ultimi anni. Servirebbe installare limitatori di velocità, ma il Comune afferma di non poter intervenire. “È di competenza della sesta Municipalità” dice l’assessore Edoardo Cosenza in commissione Mobilità, dove è audito sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali. Scoppia così il caso di viale 2 giugno a Napoli Est. Un cortocircuito amministrativo, ben oltre i suoi confini geografici. Perché richiama l’irrisolto nodo dei poteri decentrati. “I lavori sulle strade secondarie competono alle municipalità per regolamento – ribadisce Cosenza -, sarebbe un abuso d’atti d’ufficio se intervenissi, letteralmente un danno erariale”. E ancora lapidario: “Come assessore devo far rispettare le regole, se cambia l’elenco delle strade secondarie ci attiviamo subito”. Insomma “hanno le risorse, hanno le competenze. Che facciamo, le commissariamo?”.
A porre il caso di viale 2 giugno è stato il consigliere dem Aniello Esposito, presidente della commissione. “9 morti – ricorda -, di cui 7 bambini che andavano a scuola”. E quindi “non possiamo dare risposte aleatorie”. Per Esposito “è una fatto di coscienza umana”. E di fronte alle perplessità dell’assessore, offre il petto: “Sono pronto ad affrontare tutti i processi del mondo”. Il consigliere del Pd però poi la butta lì: “Non riesco a capire se c’è una manchevolezza della municipalità, in una strada dove ci sono dei morti secondo me bisognerebbe fare una denuncia al procuratore della Repubblica”. Apriti cielo. La discussione qui si surriscalda. “Non possiamo sostituirci alle municipalità, anche finanziariamente” ripete Cosenza. Ma l’assessore alla Mobilità apre: “In caso di emergenza, se la municipalità ce lo chiede interveniamo”. Tuttavia “l’anno dopo ci prendiamo i soldi”. Il principio è inaggirabile per l’amministrazione: “Ogni euro che spendiamo per un’opera che non è competenza del Comune, lo sottraiamo a opere del Comune”.
Toti Lange del gruppo misto vuole coinvolgere la commissione Decentramento sul problema. “Un conflitto di competenze su alcune questioni appare grave – rileva -, perché non riesce a dare risposte alla cittadinanza”. Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) invece spara a zero. “Credo che il principio di responsabilità – premette – vada esteso alle municipalità, ci sono fondi che gli arrivano ogni anno”. Questi soldi “dovrebbero essere in grado di poterli gestire in maniera diversa da come vengono concepiti”. Come mai? Migliaccio lancia accuse, neanche velate. “Ho verificato in tante municipalità elenchi interminabili di palettizzazione. Diventa una lottizzazione personale di tutti i consiglieri, la camera di compensazione dei piaceri”. Ma la vicenda di viale 2 giugno non è finita qui. Contattato da Anteprima24, fa alcune precisazioni Sandro Fucito, presidente della Municipalità 6. Su quella strada, “è necessario ripristinare dossi rarefatti e cercheremo di farlo con poche dotazioni ottenute”. Inoltre “l’attraversamento richiederebbe più interruzioni nelle corsie“, perché “chi attraversa deve farlo in corrispondenza di un varco e poter camminare dall’altro lato”. E come non bastasse, “spesso le piante inibiscono la visuale”. Sul punto, Fucito sottolinea che la sua municipalità “non ha mezzi per il verde”. E dulcis in fundo, “per attivare una regolamentazione di velocità diversa occorre una ordinanza comunque comunale”. Il presidente della municipalità infine promette: “In ogni caso ci lavoriamo“.