Il futuro dello Stadio Maradona, la candidatura di Napoli agli Europei 2032, e una polemica a metà tra politica e sport. Andrea Abodi punge Vincenzo De Luca, parlando di una “asimmetria di attenzioni” tra il capoluogo campano e Salerno, patria del governatore. L’accusa spunta sul palco di Aura Neapolis, la festa napoletana di Fratelli d’Italia alla Rotonda Diaz. Il dibattito si intitola “Napoli capitale europea dello sport 2026 ed Europei 2032 di calcio”. A confrontarsi sono il ministro per lo Sport, il sindaco Gaetano Manfredi, il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis e il consigliere comunale Giorgio Longobardi.
La situazione complessa del Maradona ostacola non solo i piani del club azzurro, ma condiziona la stessa candidatura della città alla rassegna continentale. Sul tavolo ci sono un problema di costi, ma pure diverse incognite logistico-geografiche. Si va dalla difficoltà a ricavare spazi per i parcheggi a quella per l’area destinata ad un centro commerciale, asset indispensabile nei piani di De Laurentiis. E poi c’è il bradisismo, oggettivo scoglio per un impianto nel cuore dei Campi Flegrei. Lo stesso De Laurentiis, durante la discussione, esprime dubbi sulla permanenza del Napoli allo stadio di Fuorigrotta. E nelle sue conclusioni, Abodi non rinuncia ad una stoccata. “Vedo che a Salerno lo stadio lo costruisce la Regione” ricorda il ministro. “Quindi mi chiedo – aggiunge -: perché c’è questa asimmetria di attenzioni?”. Abodi sottolinea: “Questa è Napoli. Io non penso che si debba togliere a Salerno, ma non si può non dare a Napoli”. Si riferisce all’investimento da 95 milioni della Regione sull’Arechi. Lo stadio di Salerno beneficerà di un completo restyling.
Sul Maradona, giorni fa De Luca ha invece frenato. Il governatore ha ricordato i 30 milioni spesi per l’allora San Paolo, in vista delle Universiadi 2019. “Non siamo la Banca d’Italia” ha puntualizzato il presidente della Regione, un po’ stizzito. De Luca però non ha chiuso la porta ad “un’eventuale collaborazione” con il Comune di Napoli, proprietario del Maradona. Una possibilità da valutare “con la massima disponibilità”, pur necessitando di “una interlocuzione certa”. E magari di rapporti distesi con Palazzo San Giacomo.
(Foto frame Fratelli d’Italia – Napoli/ Facebook)