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Un “calvario di 7 anni” per riprendersi lo stadio Collana, secondo il governatore Vincenzo De Luca, ricordando il contenzioso con l’ex concessionaria Giano. Sì, ma “il bando di affidamento lo ha ‘scritto’ la regione Campania” risponde la rete sociale No Box-diritto alla città. Una polemica a due giorni dalla riapertura di alcune palestre dell’impianto napoletano del Vomero. Un’inaugurazione in pompa magna, con De Luca e Giovani Malagò (“un miracolo“), presidente del Coni, prossimo a gestire lo stadio.

La Regione è pronta a investire “fino a 100 milioni” nel restyling della struttura. Ma i No Box attaccano la “narrazione” sull’evento, ed evocano un esposto alla Corte dei conti, datato 2022. “Se oggi lo Stadio Collana torna pubblico – afferma Franco Di Mauro, uno dei firmatari – forse lo si deve anche ai cittadini, agli utenti, alle associazioni e comitati che in questi anni hanno protestato”. Ma la puntualizzazione è solo il preambolo di altre proteste. Nel mirino c’è il progetto di un maxi parcheggio interrato, al Collana. “L’annuncio dei 220 posti auto sotterranei – spiegano -, troverà come ha già trovato, la nostra ferma opposizione“. Ruspe all’orizzonte, e promessa di nuovi scavi. Ma gli attivisti obiettano che l’opera “deve essere necessariamente approvata dal Comune e non dalla Regione”. Come si regolerà Palazzo San Giacomo? Il no al progetto è motivato da ragioni ambientaliste. C’è la stazione della metropolitana “a 20 metri”, e allora l’impianto “non può e non deve essere raggiunto con auto private”.

Si rammenta un Vomero che “affoga e muore di traffico veicolare privato”. E si bolla come “scellerata” l’idea “di attrarre nuovi motori, nuove puzze”. L’accusa: il disegno sarebbe “in palese contrasto” con “l’orientamento oramai dominante” di perseguire una mobilità sostenibile, nei centri metropolitani. Si vedrà. Intanto sulla ristrutturazione del Collana pende la minaccia dei fondi di sviluppo e coesione. La pietra dello scandalo, al centro dello scontro Regione-governo. Il piano di interventi allo stadio va finanziato con quelle risorse, al momento bloccate. De Luca chiarisce che “noi il Collana lo faremo a qualunque costo”. Ma sul come farlo incontrerà oppositori, e non solo a Roma.