Bologna – Sconfitta in trasferta per il C.N.Posillipo che cede alla De Akker Bologna per 11-8. I rossoverdi pagano ancora una volta un pessimo primo tempo chiuso sul 4-0 dai padroni di casa, ed una scarsa percentuale in superiorità numerica.
Non si segna nelle prime fasi di gara, Spinelli riesce a neutralizzare i tiri bolognesi, il Posillipo coglie la traversa. Il primo gol della partita è della De Akker con Cocchi che segna in superiorità, raddoppia Baldinelli ancora con l’uomo in più. Il Posillipo prende ancora la traversa, mentre Manzi sigla il 3-0. Nell’ultima azione del tempo Milakovic segna il 4-0.
Il Posillipo non riesce a battere Cicali, mentre Bologna segna ancora con Guerrato. Primo gol della partita per i rossoverdi con Stevenson che realizza in superiorità, risponde la De Akker con Deserti che non fallisce il 6-1. Si segna da una parte e dall’altra, ancora Stevenson per i rossoverdi, Milakovic segna il rigore del 7-2. Il Posillipo realizza il primo gol ad uomini pari con J.Lanfranco ma non sfrutta le occasioni per riaccorciare. Si va al secondo intervallo sul 7-3.
Segna ancora la De Akker con Manzi, risponde Milicic, il gol di Briganti vale il -3, sull’8-5. La squadra bolognese continua però a sfruttare bene le superiorità segnando ancora con Baldinelli. Nuovo palo preso dalla formazione partenopea mentre Milakovc non sbaglia per il 10-5 a 90 secondi dall’ultimo intervallo. Briganti sbaglia il rigore, il parziale si chiude sul 10-5.
I rossoverdi non riescono a segnare nonostante più occasioni di superiorità, nella prima metà del parziale il punteggio non si muove. Il primo gol dell’ultimo parziale, ancora con l’uomo in più ,è della De Akker con Kadar. Il Posillipo ancora le distanze con Abramson che segna tre volte consecutive di cui una su rigore. Si chiude sull’11-8 in favore della De Akker Bologna.
Brancaccio – “Anche questa volta c’è stata la stessa falsa partenza vista con il Telimar Palermo. Non possiamo regalare un tempo. L’approccio alla gara si conferma un aspetto estremamente negativo su cui dobbiamo lavorare molto”.