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Oggi un’esperienza unica vissuta con alcuni detenuti del carcere di Secondigliano – reparto Mediterraneo, che nella prima mattinata si sono recati ad Acerra, per svolgere una partita di calcio con il Team Pino N 7 Style. Una giornata di inclusione sociale e di crescita umana, attraverso lo sport e la cultura che è il valore della bellezza.

 Il calcio di inizio è stato dato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dalla Consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri.

Dopo la partita, i detenuti sono stati ospiti della Consigliera regionale Vittoria Lettieri in una pizzeria di Acerra “Vincenzo Di Fiore“, insieme ai loro familiari che sono accorsi a vederli.

Subito dopo pranzo, nel primo pomeriggio, i detenuti insieme al Garante, si sono recati al Museo Donnaregina – Diocesi di Napoli. 

Il Garante Ciambriello ha dichiarato: “Oggi è stato un buon connubio, lo sport come luogo di valori positivi spazio di lealtà e di amicizia, palestra di impegno. La cultura e la bellezza per alimentare in noi valori positivi. Un pranzo consumato fuori dalle mura del carcere come un grande segnale di umanità, semplicità ed inclusione sociale”.

La consigliera regionale della Campania Vittoria Lettieri ha dichiarato: “Tra il nero e il bianco esiste una zona grigia sulla quale intervenire. Prevenzione, sensibilizzazione, e cultura della legalità si inseriscono in questo contesto e diventano uno dei compiti principali delle istituzioni. Ho accolto con piacere l’iniziativa del Garante Ciambriello per favorire il cosiddetto bacio tra pace e giustizia, per vivere il dettato costituzionale del reinserimento sociale del detenuto”.

Presenti anche due familiari di vittime innocenti della criminalità: Lucia Di Mauro, familiare della vittima innocente Gaetano Montanino e Carmela Sermino, familiare della vittima innocente Giuseppe Veropalumbo.

Carmela Sermino ha dichiarato: “È importante essere qui, in questo giorno con i detenuti di Secondigliano, per ricordare anche la memoria delle vittime innocenti, come Giuseppe Veropalumbo e Gaetano Montanino. La memoria è importante affinché la loro morte non sia vana, considerando che uno degli ipotetici assassini di mio marito all’epoca aveva 14 anni. Cosa abbiamo sbagliato? Non viene fatto abbastanza? Spero che i detenuti credano che ci sia un’alternativa alla vita fino ad ora condotta. Incontro tanti ragazzi nelle carceri anche grazie al Garante Ciambriello. A queste persone bisogna dare una possibilità. Magari conoscendo la storia di Giuseppe e Gaetano possono capire davvero che una sbagliata può portare solo alla morte o al carcere. Il mio augurio è che loro possano convertirsi. Ringrazio Lucia Di Mauro anche lei presente alla manifestazione”.