Spezia-Napoli ha visto la partecipazione di 10mila tifosi spezzini e qualche decina di tifosi azzurri sparpagliati nei vari settori dello stadio “Picco”, poiché il settore ospiti è chiuso su disposizione ministeriale. Atmosfera molto ostile per gli appassionati partenopei. Tantissimi i cori di discriminazione territoriale intonati dai supporters aquilotti nei confronti di Napoli e dei napoletani. Cori inneggianti il colera ed il Vesuvio. Ce n’è stato anche uno, il più vergognoso di tutti, riferito a Diego Armando Maradona. “Oh mamma mamma mamma, sai perché mi matte il corazon? E’ morto Maradona!”. Una vergogna senza fine.
Insultato anche l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti, già giocatore dello Spezia dal 1986 al 1990 e legato da sempre alla Liguria, la regione della sua storica compagna, Tamara, ed in cui sono nati due dei suoi tre figli. I pochi tifosi del Napoli presenti hanno risposto con il coro auto-ironico diventato presto tormentone “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”. Sebbene la rivalità tra le due tifoserie (basta ricordare gli incidenti avvenuti l’anno scorso all’ultima giornata), determinati cori, soprattutto quelli contro Maradona e gli insulti a Spalletti, non c’entrano nulla con lo spettacolo offerto dalle due squadre in campo.
“Bisogna smettere di fare cori contro, qualsiasi cosa dicano gli altri – ha commentato l’allenatore azzurro, a fine partita, in conferenza stampa – Si fa il tifo per la nostra squadra e si inneggia la nostra squadra. Non si perde tempo ad andare ad offendere le altre città. E’ un modo sbagliato di chi frequenta lo stadio che deve essere un momento di aggregazione ed un luogo dove si fa tutto il possibile per sostenere la propria squadra. Lo dobbiamo fare soprattutto per i bambini che sono a casa”.