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Luciano Spalletti interviene in conferenza stampa nel post-partita di Lecce-Napoli. Gara complicata e vinta con fatica dagli azzurri, riscattando così lo 0-4 col Milan. Queste le sue dichiarazioni: “Era fondamentale vincere per avere la possibilità di preparare bene la prossima. Parlerei di spirito e di carattere. Spirito corretto e buon carattere per venire qui a vincere la partita in trasferta valutando anche il momento che sta vivendo l’avversario. Abbiamo giocato a testa alta e si è vinto una partita importantissima per il futuro”.
 
L’impressione è che i calciatori di Spalletti siano tornati molto stanchi dalle Nazionali, più stanchi del solito: “Tocca un pò a tutti andare a giocare in Nazionale, ma i voli transoceanici che hanno fatto i nostri non sono uguali a quelle degli altri, le trasferte in cui hanno giocato, le partite che hanno giocato. Sono tornati davvero un pò più stanchi. C’era da vincere questa partita per rimettere a posto le cose. Questi tre punti ci permettono di lavorare con un pò più di serenità. Perché in questa trasferta qui c’era tutta l’insidia della partita persa col Milan, il Lecce che veniva da cinque sconfitte, in un ambiente caldo e appassionato. Vincere questa partita ci consente di ritrovare tranquillità per tornare a fare le nostre giocate di qualità. Sì, c’è stato un momento in cui avevamo la partita in pugno ed abbiamo fatto uno scarico in più, abbiamo riportato qualche palla all’indietro. E’ vero che la nostra squadra ha qualità differenti, ma a volte dobbiamo ripensarci su queste palle tornate all’indietro. E’ stata una partita vera”.
 
Come giudica la prestazione di Elmas e di tutto il centrocampo? “Ha questo grandissimo entusiasmo nel giocare, grande disponibilità ad essere contento di fare metri su metri per i compagni di squadra ed ha qualità da vendere. A volte questo correre troppo lo porta ad essere meno lucido ma ha fatto una buona partita. Gli altri hanno fatto un pò la partita che dovevano fare osando meno sotto l’aspetto del creativo, del dare seguito senza dover ripartire da dietro. Il Lecce sa benissimo rimontarti addosso sugli scarichi e noi abbiamo scaricato troppe volte, potevamo entrare di più in profondità”.
 
Su quell’ultima azione sembravano degli assatanati: “E’ un atteggiamento importante perché va ad indicare che si vuol sfruttare tutto quello ce passa senza dover tener presente. E’ un il rovescio di quello che dicevamo, che non siamo stati coraggiosi nell’andare a rischiare di perdere palla giocandola in avanti ed in questo frangente qui finale si voleva andare a sfruttare quei dieci secondi ultimi per fare gol. Ormai quello che era importante era il risultato per continuare a sperare in questo grandissimo sogno che noi abbiamo a portata di mano ma che per il momento rimane un sogno”.
 
E’ corretto pensare che questo tipo di partite l’anno scorso non si sarebbero vinte? “Poteva succedere di non vincere. E’ corretto perché poi conta il grande carattere che hai in campo, nonostante l’anno scorso avessi più giocatori esperti. Ma forse nella lotta ci si perdeva un pò di più e quest’anno, invece, mentalmente è molto sana, lo denota il fatto che rimbalziamo da una sconfitta ad una vittoria. Vuol dire che reagiamo bene. Quest’anno c’è stata grande continuità di classifica”.