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Luciano Spalletti torna a parlare e lo fa alla vigilia di Napoli-Roma, che è un pò la sua partita del cuore. Con i giallorossi 299 panchine tra le 224 del 2005-2009 e le restanti del biennio 2016-2017. In cosa sarà diversa questa partita rispetto alle altre? “In poche cose. Sarà uno scontro diretto, una partita difficile e tutta da gustare da un punto di vista tattico e degli interpreti. Ci sono tre punti da portare a casa, perché fanno comodo. Il Napoli deve essere un ciclista che sa di doversi confrontare con altri altrettanto forti, se non più forti, e deve imparare a stare dritto sui pedali. Mai seduti perché si spinge meno e c’è da pedalare forte fino in fondo”.

Dodici punti di vantaggio sulla seconda, ecco cosa deve fare ora il Napoli: “I risultati degli altri non dipendono da noi e quindi dobbiamo avere sempre lo stesso comportamento, fatto di grandi partite, comportamenti umili, attenzione nel fare un passo alla volta, concentrandoci nella postura del passo e dove si mette il piede. Pensiamo al lavoro quotidiano, senza guardare oltre”.

Sulla Roma:“La Roma ha grandi calciatori, Mourinho è molto pratico e concreto e riesce a far capire bene i comportamenti nella partita. Ha calciatori di gamba, non bisogna mai pensare di gestire la partita e di avere in mano l’inerzia della sfida. Loro hanno calciatori tipo Dybala che sfruttano la gamba dei compagni negli spazi e ti impongono di andare a ricomporti la fase difensiva distante da dove l’hai persa e sono rischi a cui dobbiamo stare attenti. Sanno far correre palla e sanno anche corrergli dietro, sono concreti, sanno cosa vogliono, scegliendo bene gli episodi che portano vantaggi ed in quegli episodi danno tutto. E’ una gara pericolosa se non si è bravi a mantenere l’equilibrio, facendo la partita se ci si riesce, ma anche restando in ordine”.

Su quanti punti serviranno per vincere lo scudetto: “Non lo so, non è il mio modo di pensare. È un conto che non so fare, non ero bravo in matematica. Io so fare quelli semplici, se si vince siamo a 53!”.

Poi sul minutaggio di alcuni giocatori: “Domani organizziamo una partita con la Primavera per fargli fare una gara vera, come altre volte in inferiorità numerica per poter andare più forte perché anche la Primavera ha calciatori da Napoli, sta facendo molto bene ed è ben allenata”.

Su Totti: “Se avrei piacere a parlare con lui? Ma certo, non ci sono problemi. Parlerei volentieri con lui se lui ha piacere di parlare con me. Perché dovrei pensarla differentemente?”

La Roma fa il 40% dei gol sulle palle inattive? Cambierà qualcosa o è attenzione?
“La Roma è addestrata bene per prendere vantaggi in ogni situazione, aiutati dalla fisicità, ma anche da un tecnico pragmatico ed esperto, trae risultati dai piazzati e noi lo sappiamo, noi conosciamo loro e loro conoscono noi, sappiamo qualità e caratteristiche e dovremo essere bravi a mettere dentro le nostre caratteristiche”.