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Luciano Spalletti parla in conferenza stampa nel post-partita di Sassuolo-Napoli. Queste le sue dichiarazioni dopo la 20esima partita vinta su 23 giornate: “Noi abbiamo fatto bene, sia nel primo che nel secondo tempo. E ci eravamo creati le possibilità anche per fare altri gol, però quei gol li abbiamo fatti su due strappi individuali, due giocate individuali che fanno parte del bagaglio del calciatore. Quando c’è stato da prendere vantaggi non siamo riusciti a portare a termine l’azione e questo è un pò quello che bisogna fare. Perché poi quando ti vengono a mancare quegli strappi lì è la squadra che non ti deve mancare. Come qualità di giocate la squadra ha montato addosso agli avversari, diverse volte ha avuto l’opportunità di andare a fare gol. E poi, quando la palla arriva al limite della nostra area di rigore, non riusciamo a percepire l’alert del pericolo. Non siamo stati così feroci come meriterebbe la situazione”.

Però Spalletti può dirsi certamente soddisfatto: “Però stasera grandissima vittoria e grandissima partita. Se la paragono con le ultime vittorie, questa è stata quella più fatta bene dal punto di vista dell’analisi e dello scorrimento della partita. Kvara è partito da molto lontano con questa leggerezza di farfalla che ha portando palla in avanti, questo svolazzare cambiando direzione velocemente. Poi con quel gol incredibile di Osimhen, poi è riuscito a sbagliare due più facili, ma va bene. Ci vuole sempre il giusto equilibrio”.

Ripensando alle mille panchine? “Devo pensare al sonno perso da recuperare tutte le volte che gioco. E’ frutto dell’esperienza. L’esperienza che serve soltanto per andare a riconoscere quelle che cose che ti passano ancora davanti”.

Quanto la diverte questo Napoli? “Quando si tiene palla ci si diverte tutti, perché poi si soffre di meno quando si ha palla noi, perché allenatori più esperti di me dicevano che è più difficile prendere gol quando abbiamo la palla noi. Il pubblico ha partecipato allo scorrimento della partita. E’ stata una gara di qualità”.

In base a che cosa sceglie tra Olivera o Mario Rui? “Olivera e Mario Rui sono due calciatori un pò differenti. Diventa difficile poter decidere con dei giganti come Kim e Di Lorenzo. Anche Rrahmani che a livello difensivo, dal punto di vista di attenzione, è su livelli incredibili. Da altre parti è più facile scegliere. Mario Rui ha delle qualità indelebili, dal punto di vista di impatto fisico ne ha meno di Olivera, che ha qualcosa in più dal punto di vista del giro di motore. L’importante è che non ragionino come giocatori deboli, cioè che si considerino due riserve, due che giocano meno. Si fa sempre un lavoro di squadra”.

Spalletti ripensa a quando è partito questa estate: “Quando siamo partiti ho pensato, nelle mille notti insonni, che il giocatore che alleno è sempre quello più forte e che mi può dare la soluzione. Se lo ho scelto va bene, se non lo ho scelto va bene lo stesso e si cerca di andare a lavorare per bene durante l’allenamento. Ci sono state delle esigenze societarie che hanno portato a questo. Io sono convinto che pure se fossero rimasti calciatori come Mertens, Koulibaly ed altri avremmo fatto lo stesso un grande campionato. Perché questo campionato è figlio di quello dell’anno scorso”.

Spalletti sulle condizioni di Osimhen: “Sembra che sia tutto a posto per quanto riguarda i primi accertamenti che hanno fatto i medici. Per ora si sa questo, poi approfondirà”.

A chi va la dedica per le 1000 panchine? “La dedica è a tutti quei calciatori che hanno avuto la disponibilità di apprezzare il mio modo di lavorare e di darci una mano per fare il maggior numero di vittorie possibili. Anche stasera c’era uno stadio pieno di napoletani e di gente che vuole bene al Napoli. E’ una cosa di cui andare orgogliosi, ci sono migliaia di persone fuori che pregano perché noi si vinca le partite”.

E’ una vittoria che vale anche in vista della Champions? “Questa vittoria qui, per la forza dell’avversario, è diversa dalle altre. Sono troppo pignolo io quando dico che in alcuni momenti dobbiamo avvertire il pericolo. Il Sassuolo è una squadra che sa far circolare la palla, che sa ripartire in contropiede e che sa mettere in difficoltà. Le nostre certezze, acquisite stasera, le porteremo in campo anche contro l’Eintracht”.