Dall’alba di stamane nel comune di Castello di Cisterna è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di numerosi indagati, a vario titolo, per il reato di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito in prossimità di istituti scolastici. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nola, hanno rivelato l’esistenza di una fiorente attività di spaccio insistente nei caseggiati popolari del comune cisternese, le cosiddette ‘Case della 219’. Nell’operazione sono tuttora impiegati numerosi reparti della Polizia di Stato, tra cui il Reparto Volo e Unità Cinofile antidroga.
Per assicurare alla giustizia gli spacciatori che vendevano cocaina a buon mercato nelle cosiddette “case della 219” a Castello di Cisterna (Napoli), sono entrati in azione, sotto mentite spoglie, anche agenti sotto copertura del Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato. La droga veniva venduta anche nei pressi di una scuola media e gli agenti si sono presentati più volte al cospetto dei pusher contribuendo in maniera determinante a integrare il compendio indiziario raccolto della Squadra Mobile della Questura di Napoli che in quella zona aveva già installato delle telecamere. Le cessioni della sostanza stupefacente, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Nola, hanno riguardato solo acquirenti maggiorenni. La compravendita avveniva prevalentemente ai piedi di uno dei palazzoni di edilizia popolare della “219”, dove trascorrevano il tempo libero anche degli anziani della zona, più volte costretti ad allontanarsi per non assistere alla vendita. I destinatari delle misure cautelari, alcuni con precedenti specifici, non sono risultati essere legati alla criminalità organizzata.