Napoli – Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato la misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’agente della polizia penitenziaria di 47 anni Giuseppe Tucci, arrestato lunedì 21 marzo nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli. Tucci torna quindi libero come richiesto dal suo legale Enzo Guida, che aveva presentato istanza di annullamento dell’ordinanza emessa dal Gip di Napoli a carico dell’agente. L’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha scoperto un giro di spaccio di droga realizzato all’interno del carcere napoletano di Secondigliano da numerosi detenuti con la complicità di agenti penitenziari, che si sarebbero fatti corrompere per consentire l’introduzione della droga dietro le sbarre; ventisei in totale le persone arrestate il 21 marzo scorso, di cui 22 sono detenuti e quattro agenti, tra cui appunto Tucci, finito ai domiciliari sulla base delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Tucci, nel corso dell’interrogatorio di garanzia reso al Gip dopo l’arresto, ha respinto ogni addebito, spiegando al magistrato che il suo ruolo all’interno del carcere è sempre stato quello di “attenzionare e segnalare le anomalie”; l’agente ha riferito delle numerose relazioni di servizio da lui redatte e “tese a reprimere comportamenti illegali che avvenivano nell’istituto di pena”. Tucci ha anche ricordato che i detenuti mal sopportavano il suo modo di lavorare. La difesa è riuscita in effetti a produrre al Riesame le relazioni di servizio finalizzate a reprimere comportamenti illegali nonché i sequestri droga effettuati, e persino una copia di una lettera, che i detenuti avevano inviato alla direzione del carcere per chiedere l’allontanamento del Tucci dal Reparto, definito una sorta di “Hitler”; sono state fatte notare le incongruenze e le inesattezze delle dichiarazioni dei collaboratori, che non hanno mai fatto riferimento a Tucci in maniera diretta
Spaccio in carcere: Riesame annulla domiciliari, libero agente
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