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Nell’aprile dello scorso anno fu sottoposto ad un provvedimento di fermo in quanto ritenuto autore, insieme ad altre cinque persone, a vario titolo, del furto dalla Basilica di San Domenico Maggiore di Napoli, e della ricettazione del preziosissimo dipinto riproducente l’icona Cristo Benedicente, meglio conosciuto come “Salvator Mundi”, attribuito alla Scuola di Leonardo Da Vinci, risalente al XVI secolo. Ieri pomeriggio è stato arrestato dalla Polizia, questa volta per associazione per delinquere finalizzata alla rapina, porto abusivo di armi da fuoco, ricettazione, evasione, oltraggio a pubblico ufficiale e reati in materia di falso.

L’uomo, il 15 febbraio scorso, si era sottratto ad un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura di Benevento a seguito di revoca della detenzione domiciliare disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli, dovendo espiare la pena residua di 25 anni e 4 mesi di reclusione. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Afragola lo hanno rintracciato a Casoria, a seguito di un’attenta attività di indagine, a bordo di un’autovettura di una ditta di impiantistica elettrica e con abiti da operaio. L’uomo è stato trovato in possesso di un documento di identità falso valido per l’espatrio e sul veicolo sono stati rinvenuti diversi indumenti, trucchi e parrucche femminili per travestimenti. Denunciato in stato di libertà un32enne che avrebbe favorito la sua irreperibilità.