Bando per gli eventi natalizi a Soccavo Pianura, una richiesta di “informazioni dettagliate” sull’assegnazione dei fondi è arrivata alla municipalità 9. A formularla è stato il Responsabile per la trasparenza del Comune di Napoli. Palazzo San Giacomo è stato sollecitato da una pec del consigliere municipale Agostino Romano, esponente di maggioranza eletto con Azzurri per Napoli. “La richiesta fa riferimento – scrivono dal Comune – a presunte irregolarità ed errori di valutazione relativi alla manifestazione di interesse indetta dalla stessa Municipalità 9 per l’assegnazione di fondi (pari ad euro 20.000) per la realizzazione di attività culturali ed artistiche”, da tenere nelle prossime feste di Natale. In particolare, si segnala “il mancato recepimento nel bando delle indicazioni fornite e votate all’unanimità dal Consiglio della Municipalità 9”, nella sua funzione di indirizzo. Nonché la presunta “mancanza di requisiti dei componenti della commissione esaminatrice e dell’associazione risultata vincitrice”. Si riferisce, inoltre, di altrettanto presunte “‘pressioni esterne su questo bando per l’assegnazione dei fondi’ fornendo una serie di elementi al riguardo”.
Ad Anteprima24, Romano precisa di aver anche presentato un esposto alla procura di Napoli, tramite i carabinieri di Pianura. Diverse le circostanze su cui si chiede un approfondimento. Ad esempio, la proposta dell’associazione vincitrice – il centro giovanile turistico Turmed di Pianura – contemplerebbe eventi “in più giorni ed in più posti”. Questo contravverrebbe “palesemente alle indicazioni fornite dal Consiglio della 9° Municipalità “. Ovvero: “Svolgere l’evento in una sola giornata ed in una sola location”. Romano lamenta anche la carenza nel bando “di alcuni emendamenti votati all’unanimità dei consiglieri”, secondo lui “da ritenersi parte integrante del documento sugli indirizzi forniti dal consiglio agli uffici”. Per come la vede, si sarebbe dovuto tornare in consiglio, e “modificare, integrare o abolire l’atto o gli atti precedentemente votati”. Da verificare pure quanto Romano e altri due consiglieri si sarebbero sentiti raccontare in municipalità. Cioè di non meglio specificate “pressioni” sull’assegnazione delle risorse.
A vuoto poi sono andate le richieste del consigliere di Azzurri per Napoli sul blocco dei fondi. Un diniego sarebbe giunto, via pec, da Antonietta Agliata, direttore della municipalità 9. La stessa Agliata ha assicurato a Romano la sussistenza di un profilo adeguato, per i componenti della commissione esaminatrice. E in un consiglio municipale del 26 novembre, il direttore avrebbe ribadito la volontà di non annullare il bando, se non su richiesta esplicita del consiglio. Avrebbe pure manifestato l’intenzione di parlare all’associazione vincitrice, per proporre l’esecuzione dell’evento in un giorno solo. Alla nostra testata, Agliata spiega di “non aver nulla da dichiarare“, ma che risponderà “direttamente al settore Trasparenza”. Andrea Saggiomo, presidente dem della municipalità, ci premette: “È stato fatto un bando ad evidenza pubblica, sono procedure pubbliche e trasparenti, se il consigliere ritiene che ci sia qualcosa che non va, fa benissimo a segnalarlo”. Detto questo, “sicuramente gli uffici inoltreranno al Comune tutta la documentazione del caso, sono certo di questo”. Insomma, per Saggiomo “laddove si segnala qualcosa, si trasmettono gli atti e si potrà verificare la correttezza del caso”.
Si mostrano tranquilli a Turned, associazione a vocazione ambientalista, in campo per vari progetti anche a livello nazionale. “Siamo molto attivi sul territorio – afferma la rappresentante legale -, facciamo tanti bandi e abbiamo esperienza di accessi agli atti, anche da parte di altri partecipanti, che legittimamente possono verificare la regolarità delle procedure. Da parte nostro dico che abbiamo letto il bando, e il nostro ufficio progettazione ha risposto a una call della municipalità, riscontrando di avere i requisiti”. Turmed non si esprime sulla “ipotesi di qualche consigliere che non vi sia stata regolarità, o di pressioni esterne di chi non sappiamo potrebbe averne fatte“. Infatti “tutto quanto contenuto nell’esposto è in mano alla municipalità, non nostra, e possiamo non esserne informati”. Questo “perché non riguarda noi, noi al massimo – specifica l’associazione -, se la procedura non fosse ritenuta regolare, potremmo vederci sospesa la stessa, e non partirebbe il progetto”. La questione posta da Romano “è relativa ad un diritto dei consiglieri – sottolinea la consigliera municipale Giovanna Lo Giudice (Pd) – riguardo l’indirizzo e l’indicazione politica, che viene leso dalla gestione, quindi creare un precedente diventa pericoloso per la democrazia in genere“. A breve se ne dovrebbe sapere di più.