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Enzo ha saputo seminare. Mi sento di dire a nome di tutti gli attori che hanno avuto la fortuna di recitarti: grazie per le parole e i pensieri meravigliosi che ci hai regalato”. Così Toni Servillo ha ricordato Enzo Moscato, scomparso ieri, prendendo la parola nella chiesa di San Ferdinando a Napoli dove si stanno svolgendo le esequie. “Hai regalato alla letteratura napoletana – ha aggiunto – il più grande poema drammatico d’epoca contemporanea ‘Partitura’. Nel grande dramma lirico hai voluto metterti sulle tracce di Leopardi e parlando di quell’Immenso, ho l’impressione che hai, con la tua modestia, voluto parlare tra le righe di te stesso e del tuo rapporto con la scrittura. Grazie Enzo”.

Siamo in tanti ed è una cosa bellissima. Oggi ai Quartieri spagnoli, nella sala Assoli, ho incrociato diversi sguardi di voi e altri ne ho incrociati qui.
Vi vedo tutti oggi e mai come oggi ho sentito la vicinanza di tutti noi, l’appartenenza a qualcosa di grande che è l’anima di questa città di cui siamo pezzi piccolissimi, di cui ognuno di noi ha in mano la sua parte”. Sono le parole che Mario Martone ha pronunciato nel corso dei funerali di Enzo Moscato che sono in corso presso la chiesa di San Ferdinando a Napoli. “Enzo ha dato voce a questa città come Eduardo, come Viviani – ha aggiunto – ed è stata la nostra voce e perciò oggi è così difficile, perché è impensabile che la sua voce non risuoni. Ma sono fiducioso che questo giorno sarà uno spartiacque perché nuove voci arriveranno. Altre parole dovranno venire, tutto deve rinascere e credo che Enzo penserebbe questo profondamente”.

Enzo lascia un mondo che deve essere passato soprattutto a tutti i ragazzi, sia a chi vuole fare teatro che a chi non lo vuole fare, perché Enzo lasica la conoscenza, la necessità di conoscere”. Con queste parole l’attrice Cristina Donadio ha ricordato Enzo Moscato in occasione dei funerali che si sono svolti a Napoli nella chiesa di San Ferdinando, luogo dedicato agli artisti napoletani. “Il suo non è un insegnamento – ha aggiunto – non è un mettersi in cattedra e dire qualcosa, ma è la voglia di conoscere perché quanto più c’è conoscenza tanto più l’animo umano si arricchisce ed è pronto a volare in tutto ciò che è il pensiero e il pensiero di Enzo Moscato è poeticamente politico”.

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