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Contro ogni pronostico della vigilia, dopo venticinque giornate di campionato il Napoli è in vetta alla classifica e, al di là delle dichiarazioni di facciata di Antonio Conte, la squadra partenopea ha il dovere di crederci fino alla fine. Ecco cinque motivi che fanno sperare la piazza napoletana su una possibile vittoria dello scudetto da parte degli azzurri.

 

La forza tattica e mentale del tecnico salentino

Visti i risultati è facile intuire come lo spogliatoio del Napoli abbia recepito positivamente la filosofia imposta dal tecnico leccese. Gli allenamenti duri, la disciplina ferrea e una mentalità vincente hanno restituito agli azzurri grinta e un ritrovato spirito di sacrifico. A differenza della passata stagione, il Napoli quest’anno lotta su ogni pallone dimostrando di saper soffrire soprattutto nei momenti di grande difficoltà.

 

Gli azzurri pressano gli avversari e si muovono come un blocco unico, cosa che non accadeva da un anno a questa parte. La forza tattica e mentale e il curriculum vincente di Antonio Conte è la scossa che ci voleva per l’ambiente napoletano, che ora può crederci fino alla fine.

 

L’assenza dalle coppe e il ritrovato entusiasmo della piazza

La mancata partecipazione del Napoli alle coppe europee e la prematura eliminazione dalla Coppa Italia, seppur dolorose, alla lunga possono rivelarsi un grande vantaggio nella corsa allo scudetto. Competere esclusivamente per il campionato consente una gestione ottimale delle risorse fisiche e mentali, con la squadra al riparo da pericolosi cali di tensione e da maggiori rischi di infortuni. Conte ha a disposizione l’intera settimana per preparare al meglio le partire, questo può rappresentare un grosso vantaggio rispetto all’Inter, la più diretta concorrente, impegnata invece su più fronti. Nello scontro diretto, in programma tra qualche settimana, il Napoli affronterà una squadra con molte più partite nelle gambe e più stressata fisicamente e mentalmente.

 

Poi, se c’è una cosa che in una piazza come quella di Napoli non manca è l’entusiasmo, ritrovato immediatamente dopo la sventurata passata stagione. Il pubblico è da sempre l’arma in più della squadra partenopea, il 12esimo uomo a cui i giocatori si aggrappano nei momenti difficili. I sold out al Maradona non fanno più notizia, sono una costante che accompagnano il Napoli in tutte le gare di Serie A. Il ritrovato entusiasmo di una piazza, che nell’anno post scudetto ha ingoiato soltanto bocconi amari, è un altro motivo per spingere gli azzurri alla vittoria finale.

 

Conte – Lukaku e la disponibilità del gruppo

Antonio Conte e Romelu Lukaku hanno già vinto lo scudetto all’Inter e vogliono riprovarci a Napoli. Il tecnico con la sua mentalità vincente ha spinto gli azzurri a ripartire dalle ceneri, mentre il belga è subito diventato il leader indiscusso dell’attacco azzurro. Certo per Lukaku non era facile sostituire Osimhen e non lo sarà mai, ma Big Rom è a Napoli per sua volontà e senza capricci o pensieri strani sul rinnovo del contratto. Ha voluto fortemente Conte e Napoli e i risultati gli stanno dando ragione. Finora non ha fatto tanti gol, ma ne ha fatti alcuni decisivi ed è sempre al servizio della squadra con assist e tanto lavoro di sponda.

 

Un altro motivo che fa ben sperare l’ambiente napoletano è la nuova disponibilità dei giocatori: da Di Lorenzo ad Anguissa, da Olivera a Spinazzola e Politano è tornata nei giocatori la voglia di dare tutto per la maglia azzurra. I senatori del gruppo, insieme ai nuovi arrivati, fin da subito hanno mostrato grande disponibilità e si sono messi al servizio di Antonio Conte.