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E’ stata sequestrata l’ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari, gioiello del ‘500 nel centro storico di Napoli nella quale avevano trovato alloggio alcuni componenti della famiglia Macor tra i quali figurano anche destinatari di misure cautelari e condannati.
Sono sette i membri di quel nucleo familiare a cui i magistrati del gruppo Tutela Beni Culturali della procura di Napoli (pm Vincenzo Piscitelli, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) e i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli contestano di avere progressivamente invaso e occupato, senza avere alcun titolo, gli immobili della Canonica addirittura aumentandone la superficie abitativa illecitamente.
L’ex canonica della chiesa di San Biagio ai Taffettanari, bene di rilievo storico-architettonico, è di proprietà dell’omonima Opera Pia, oggi commissariata dalla prefettura di Napoli.
I reati contestati dagli inquirenti sono invasione di terreni ed edifici, realizzazione di opere edilizie abusive e deturpamento e destinazione ad usi incompatibili di beni culturali.
Il sequestro emesso dal gip del tribunale di Napoli rientra nell’ambito di un ampio piano di ricognizione del patrimonio storico-artistico e architettonico dell’ufficio inquirente partenopeo, guidato dal procuratore Nicola Gratteri, che vede la collaborazione della soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio del Comune, della Curia e dell’università Federico II di Napoli (Dipartimento di Architettura).