Grand Hotel de Londres, c’è un “allarme cornicioni” denuncia Antonio Pariante, presidente del comitato civico Portosalvo. “Si registrano – si spiega – preoccupanti cedimenti nelle reti attorno ai cornicioni e si delimita l’area sottostante per il rischio crolli”. Pariante cita un episodio dei giorni scorsi, relativo all’ultima ondata di maltempo. Una “caduta di calcinacci”, segnalata da alcuni esercenti di piazza Municipio. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco.
L’edificio del liberty napoletano, oggi sede del Tar Campania, è di proprietà demaniale. Proprio al Demanio si rivolge il comitato, chiedendo un intervento manutentivo. Sotto i cornicioni, peraltro, sono già visibili alcune reti. Ma il discorso è più ampio. “La discussione che vorremmo promuovere – dice Pariante – non riguarda solo la manutenzione, ma anche la destinazione, su cui pende un vecchio vincolo d’uso”. L’elemento centrale sarebbe, appunto, l’ipotetico ritorno alla funzione ricettiva. Un’idea cui si oppongono, da sempre, i vertici del Tar Campania. “Ma il tribunale – sostiene il presidente del comitato Portosalvo – potrebbe benissimo traslocare al centro direzionale“. Il tutto, per riportare l’Hotel de Londres “all’antico splendore”.
Da tempo anche l’Unione industriali di Napoli è in pressing, per una restituzione all’uso alberghiero. Così come avveniva fino agli anni ’60. Tuttavia “dopo mezzo secolo – rileva Pariante -, non si è ancora decisa la soluzione per la sua liberazione e il suo riscatto”. E se ne parlerà ancora a lungo.