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A Scampia il Comune di Napoli riscontra pericoli anche nella Vela Rossa: ordinato lo sgombero ad horas di due unità abitative. A disporlo è stata un’ordinanza sindacale del 31 luglio scorso, motivata da minacce alla pubblica e privata incolumità. Le ragioni appaiono simili a quelle ipotizzate per il crollo nella Vela Celeste, dove il 22 luglio ha ceduto un ballatoio, causando tre morti e 12 feriti.

Il provvedimento riguarda gli interni 334 e 234 dell’edificio, di proprietà comunale. Entrambi risultavano occupati da persone. Tutto inizia il 25 luglio. Quel giorno i vigili del fuoco sono intervenuti nella Vela Rossa. In un appartamento al secondo piano (interno 334), c’era infatti una lesione con avvallamento all’ingresso verandato. “Non potendosi escludere nel tempo possibili evoluzioni – si legge nell’ordinanza -, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Napoli, nell’attesa di intervento di ripristino risolutivo, ha indicato la necessità di disporre” lo sgombero delle due abitazioni.

Il 29 luglio, inoltre, la Napoli Servizi ha riferito gli esiti di un ulteriore sopralluogo. Il personale della partecipata ha rilevato che “lo stato di degrado delle scalette e del solaio in cemento armato è tale da non consentire la permanenza degli occupanti”, per tutte e due le unità abitative. La minaccia proviene cioè dalle attuali “condizioni d’uso delle rampe di accesso” alle due case. E il 31 luglio è arrivata l’ordinanza di sgombero.