Tempo di lettura: 2 minuti

Nel pacco destinato ad un detenuto del carcere di Poggioreale c’erano 200 grammi di sostanza stupefacente. Ma alla porta il pacco è stato controllato dagli agenti della polizia penitenziaria e l’uomo che si era qualificato come un cugino del carcerato (ma dai controlli successivi non è emerso alcun legame di parentela) è stato bloccato ad arrestato. A darne notizia è il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci.
Grazie ai controlli svolti dagli uomini della Polizia Penitenziaria l’uomo è stato scoperto, ed è stato arrestato. Il compiacimento del Sappe va al personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Poggioreale che, con professionalità ed acutezza porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti all’interno del penitenziario, nonostante la critica carenza di organico, che si attesta a circa 200 unità in meno, ed il grave sovraffollamento.
Basti pensare che presso il carcere più affollato d’Italia vengono svolti circa 500 colloqui al giorno e consegnati circa 500 pacchi giornalieri da controllare”, dice Guacci.
E’ un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni.
L’operazione è la testimonianza della professionalità della Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attività di Polizia”, aggiunge invece Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria.