Milan-Inter, Roma-Lazio, Genoa-Sampdoria, Juventus-Torino: il calcio italiano propone ogni anno derby sentitissimi dalle tifoserie, che attirano inevitabilmente anche le attenzioni dei supporter delle altre squadre. Molte delle stracittadine si presentano infatti come delle vere e proprie partite di cartello. La maggior parte dei derby si svolge al Nord, anche perché storicamente le compagini meridionali hanno raccolto raramente risultati importanti, specie in Serie A. Difficilmente al Sud si trovano due squadre di notevole livello che hanno sede nella stessa città e di conseguenza i derby sono prevalentemente regionali, come nel caso di Salernitana-Napoli, in programma il prossimo 21 gennaio.
Nella loro storia i granata e gli azzurri hanno avuto modo di scontrarsi non solo in Serie A e in Serie B, ma anche nel Campionato campano e nel Campionato misto A/B che si disputarono negli anni ’40. La Salernitana ha giocato in passato anche contro le incarnazioni precedenti del Napoli attuale, vale a dire il Naples, l’Internazionale Napoli e l’Internaples. Il club granata fu fondato d’altronde nel 1919, dunque 7 anni prima del Napoli. Già allora, però, il divario tecnico con i partenopei era piuttosto netto e negli scontri diretti arrivavano spesso e volentieri delle sconfitte, tanto che nel 1922 la Salernitana decise di fondersi con lo Sporting Club Audax per formare la Salernitanaudax. Quest’ultima si ritrovò in campo contro l’Internaples, a sua volta nato dall’unione tra Naples e Internapoli. Anche in questo caso, però, i risultati sorridevano soprattutto ai partenopei, che nel 1926 conobbero la loro identità definitiva con la nascita del Napoli Calcio.
Nel corso dei vari decenni Salernitana e Napoli si sono incrociati 26 volte tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il bilancio è chiaramente a favore degli azzurri con 12 vittorie, 11 pareggi e 3 sconfitte, nessuna delle quali subita però nel massimo campionato. I gol segnati dal Napoli sono stati ad oggi 31 contro i 20 della Salernitana. In Serie A, nella fattispecie, i precedenti sono appena 6. Per oltre 20 anni, infatti, i granata hanno navigato tra le divisioni inferiori e sono tornati a disputare il derby campano solo nella passata stagione, perdendo per 0-1 nella gara di andata e per 4-1 al ritorno.
La Salernitana di oggi può vantare però un bagaglio tecnico superiore rispetto al passato. Già tra i pali è possibile notare come la musica sia cambiata con l’arrivo in granata di Ochoa, che si è subito distinto nell’esordio contro il Milan. In casa, peraltro, le statistiche negli scontri diretti con il Napoli sono meno impietose: considerando tutte le competizioni, in 13 partite si contano 3 vittorie sia per la Salernitana sia per il Napoli, a fronte di 7 pareggi.
Il Napoli dell’epoca contemporanea si è molto evoluto rispetto a qualche anno fa e attualmente si trova nel bel mezzo della lotta per lo scudetto. Non potrebbe essere altrimenti, dato che gli azzurri guidano la classifica della Serie A da diversi mesi. Di conseguenza, per i ragazzi di Spalletti la vittoria all’Arechi appare d’obbligo e guardando le quote della Serie A ci si rende conto facilmente di quanto il Napoli sia favorito non solo per il prossimo match di Salerno, ma anche per la vittoria del campionato. Un successo della Salernitana, pertanto, avrebbe l’effetto di un maremoto per l’intera classifica.