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La settima sezione della Corte d’Appello di Napoli ha assolto, “perché il fatto non sussiste”, l’unico imputato finito sotto processo, e condannato in primo grado a sei anni, per il rogo doloso che il 3 marzo 2013 devastò il polo di Città della Scienza, a Bagnoli. Si tratta di Paolo Cammarota, ex custode del centro, che secondo il suo legale è stato utilizzato come “capro espiatorio” nella vicenda. Come riferito da media locali, le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni e a quel punto la procura generale valuterà un eventuale nuovo ricorso in Cassazione. La vicenda giudiziaria di Cammarota è stata lunga e complessa. Condannato in primo grado a sei anni, venne assolto in appello ma quel verdetto fu poi annullato con rinvio dalla Corte di Cassazione.