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C’è chi staziona fuori alla rivendita dalle 7 di stamattina, col serio pericolo di restare a mani vuote. A Napoli è febbre da stadio, per l’ultima di campionato con la Sampdoria. La gara dove sarà celebrata la festa scudetto, con la consegna della coppa agli azzurri. E se la fila virtuale conta quasi 200.000 persone, quella reale non è da meno. In tutta la città si registrano ressa e code di tifosi, fuori ai botteghini del circuito TicketOne. L’enorme domanda ha mandato in tilt la piattaforma per la vendita dei tagliandi. Ufficialmente, i biglietti dovevano essere disponibili dalle 15 di oggi. Ma problemi tecnici, a lungo, hanno paralizzato le operazioni. Alle 20, alcuni rivenditori non hanno cominciato ancora la vendita. Intanto, in alcune zone, gli assembramenti hanno richiamato le auto della polizia. Al Vomero, in via Massimo Stanzione, da ore gli agenti controllano la situazione. Tra la folla c’è chi inganna il tempo chiacchierando con gli amici, o familiarizzando col vicino. Ci si scambia informazioni. Circolano indiscrezioni sul blocco del sistema. Voci per lo più incontrollate. È un palcoscenico involontario, che sembra rubato a un film di Luciano De Crescenzo. Poco o nulla si sa in strada, il blackout è pure informativo. In molti aspiranti acquirenti affiora la stanchezza. Più di tutto, a serpeggiare è il timore di un’attesa vana. Sui volti di chi aspetta, inizia a manifestarsi delusione. Sarà impossibile soddisfare tutte le richieste. In tantissimi torneranno a casa senza l‘ambito biglietto. Ma nonostante la fatica, l’afa e le ore trascorse sotto al sole, nessuno vuole mollare. In fondo, per lo scudetto hanno pazientato 33 anni.