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A Tajani bisogna dirgli bravo, perché ha fatto chiarezza. Tajani è per Ursula von der Leyen, cioè la donna del Green Deal, lo dico nella sede di Confindustria a Napoli, lo dico consapevole delle battaglie che alcuni imprenditori napoletani, o più in generale italiani, hanno fatto contro il Green Deal. Si sappia, si gridi che chi vota Forza Italia vota Ursula von der Leyen. Chi vota Stati Uniti d’Europa sogna una svolta, sogna Mario Draghi”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento alla Confindustria di Napoli.

PREMIERATO – Premierato e autonomia differenziata sono due riforme che non stanno in piedi. Mi aspetto dai parlamentari meridionali, che fino alle europee hanno dovuto far finta di niente, un sussulto di dignità”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento alla Confindustria di Napoli.
Renzi sottolinea che i parlamentari del Sud nella maggioranza “sono stati amabilmente forzati a votare l’autonomia”, ma “sanno anche loro che queste riforme non stanno in piedi. Parlo con i colleghi parlamentari della maggioranza e coloro che sono del Sud vedono l’autonomia come il fumo negli occhi. Sul premierato sono intervenuto in Senato dicendo che questa roba non sta in piedi, al di là della mancanza di stile della Casellati che ha mandato a quel paese il senatore Borghi, ma ormai è una settimana in cui si gioca chi la spara più grossa. Come ben sapete per la dichiarazione di Giorgia Meloni a Caivano, in cui ha mostrato tutta l’eleganza e la raffinatezza del suo pensiero, il punto centrale è che noi siamo in una fase in cui il premierato non sta in piedi. L’abbiamo detto, abbiamo suggerito alla premier di cambiare strada, ad esempio sul semi-presidenzialismo alla francese, con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Io credo che il giorno dopo le elezioni il Governo ripartirà daccapo su questi temi”.

CAMPAGNA UE – Sono d’accordo a condizione che il presidente dei giovani industriali che avrò piacere di incontrare domani a Rapallo sappia scorgere le differenze. La stragrande maggioranza dei leader è talmente falsa nel proprio approccio alle europee che si sta candidando dicendo da subito che anche se eletti non andranno al Parlamento Europeo”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento alla Confindustria di Napoli, rispondendo alle parole di stamattina del presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, che da Rapallo ha definito “la campagna elettorale fin qui deludente e vuota”.
Renzi sottolinea che la candidatura dei leader dei partiti “costituisce uno scandalo e un vergogna – ha detto – solo italiana, negli altri 26 paesi nessuno fa così. Poi c’è una lista che si chiama Stati Uniti di Europa, che fin dal nome parla di Europa, che ha un progetto per l’Europa e i cui leader, nel caso in cui siano eletti, andranno al Parlamento Europeo.
Dunque, ha ragione Di Stefano, bisognerà avere il coraggio di dire che non tutti sono uguali. Noi siamo l’eccezione che conferma la regola”.

SALVINI – Il sostegno di Salvini a Trump? Salvini non è più una persona da commentare, è un ministro e gli auguriamo di fare bene, ma interviene su tutto, dai grilli alla politica americana”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento alla Confindustria di Napoli.
Immagino – ha detto Renzi con ironia – le reazioni a Wall Street, che stesse aspettando il commento di Salvini. Questa campagna elettorale è molto semplice. È una campagna elettorale tra chi come Salvini dice meno Europa, e chi come noi dice Stati Uniti d’Europa. La partita è tutta lì. Poi ci sono le liste con tanti candidati, le liste supermarket che tengono dentro tutto e il contrario di tutto. Quelli pacifisti, quelli per la guerra, quelli per l’Ucraina e quelli per la Russia. Questa è un’altra storia. Se si guarda l’opzione culturale c’è Stati Uniti d’Europa da una parte e meno Europa dall’altra. Chi vota Salvini e chi vota in noi”.

MELONI – Se Meloni mettesse il 10% del tempo che impiega per fare questi video e questi reel, a preoccuparsi della questione degli stipendi, dei salari e delle pensioni saremmo un’Italia più forte. La presidente del G7 che si mette a fare i giochini mi pare imbarazzante e meno male che avevano già chiuso le liste alle elezioni, altrimenti avrebbe messo sulla lista ‘Giorgia Meloni detta la’…”. Lo ha detto, riferendosi allo scontro con De Luca a Caivano, Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento nella sede di Confindustria a Napoli.
Il presidente De Luca – ha spiegato Renzi – sicuramente ha sbagliato qualche settimana fa quando si ha lasciato scappare una parola offensiva nei confronti della Presidente del Consiglio. Io allora dissi che il presidente della Regione in un fuorionda, pensando di essere non registrato, ha utilizzato una parola che sinceramente non era appropriata. Egli però lo ha fatto in un momento in cui era fuori onda, sbagliando ma fuori onda. La Meloni invece ha studiato scientificamente un tranello mediatico per De Luca, ha posizionato il social media manager in condizioni da poter fare un video pazzesco e ha rappresentato l’orgoglio di tutti quelli che sanno come si fa un video online. E’ stata brava a gestire quel tipo di comunicazione”.

AMBIENTE – Dal punto di vista ambientalista in Ue io credo che vada affrontato il tema del climate change e della sostenibilità. Se lo fai con un profilo ideologico, alzando i parametri e quindi rendendo più difficile fare imprese in Europa, accadrà che quelle imprese a cui hai alzato i parametri e reso più difficile la vita, perderanno posizioni”.
Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva e in lista per Stati Uniti d’Europa alle elezioni Ue a margine del suo intervento alla Confindustria di Napoli riferendosi al Green Deal.
Le quote di mercato – ha detto Renzi – saranno trasferite in India e in Cina. In Italia rimarrà che le aziende fallite lasciano sul territorio macerie e disoccupazione e le aziende indiane e cinesi che hanno acquisito le quote di mercato produrranno di più, con standard e parametri ambientali più bassi, emettendo quindi più inquinanti. La conclusione è che nel pianeta ci sarà più inquinamento e più disoccupazione in Europa.
Serve la tecnologia, serve il nucleare di nuova generazione, serve l’intelligenza artificiale applicata all’energia e al risparmio energetico, servono nuovi incentivi per le rinnovabili e anche un superamento del potere di blocco delle sovrintendenze, serve un investimento sui gas e le pipeline.
Questo serve, non gli slogan ideologici che Ursula von der Leyen ha copiato a Greta Thunberg nel modo più banale possibile.
Stupisce vedere Forza Italia schiacciata su una posizione che non è quella delle imprese”.