Al Comune di Napoli devono approvare il nuovo regolamento del verde, e sulla bozza i comitati ambientalisti sono sul piede di guerra. “Fuori i privati dai parchi pubblici” tuonano in coro. Da alcuni giorni è nata la Comunità dei Parchi Pubblici, cui aderiscono storiche sigle. Stamattina in piazza Dante la prima uscita, con una conferenza stampa per strada. Ad infiammare la protesta è il titolo terzo del documento, denominato “Partecipazione del cittadino alla cura ed alla gestione del verde comunale”. In particolare quanto disciplinato dall’articolo 31. Ovvero i “Contratti di concessione e di partenariato pubblico privato relativi ad aree verdi comunali”. Al primo comma, al momento, figura che il Comune li promuove “per la realizzazione e/o la gestione e manutenzione di aree verdi comunali”. Gli accordi (comma 3 lettera E) possono prevedere “l’organizzazione e la realizzazione, da parte del gestore di eventi culturali, musicali e momenti di aggregazione per la cittadinanza”. Nota bene: “Anche a pagamento, purché compatibili con la destinazione dell’area a verde e con tutto quanto previsto” dal regolamento. Allo stesso comma (lettera A), è scritto che i contratti “devono garantire la fruizione libera e gratuita, per tutti i giorni dell’anno, dell’area a verde (…) almeno dalle ore 7:00 ad un’ora prima del tramonto”. E l’offerta di “specifici servizi a pagamento (…) non deve in alcun modo limitare la fruizione libera e gratuita dell’intera area”.
Tanto basta a scatenare la reazione di diverse realtà civiche, che temono limitazioni all’uso di spazi pubblici. Gli attivisti sono stati convocato martedì 18 febbraio dalla commissione comunale Verde. In quella sede, esporranno i loro timori. Due i “punti fermi” da sottoporre all’organismo consiliare, per emendare il titolo terzo. “Il verde pubblico – si afferma – deve essere gestito dal pubblico che ne assicuri quotidianamente e in ogni sua parte la libera e gratuita fruizione”. E inoltre “la partecipazione delle comunità di abitanti alla vita dei parchi deve essere facilitata attraverso l’istituzione di tavoli di confronto ad hoc“. La battaglia dei comitati è appena all’inizio.
CHI ADERISCE ALLA COMUNITÀ PARCHI PUBBLICI
La Comunità Parchi Pubblici di Napoli è per ora costituita da: Parco Sociale Ventaglieri, Sgarrupato,Spazio DAMM,Centro ‘’Stelle sulla Terra”, Forum Tarsia, Spartak San Gennaro, Scugnizzo Liberato, Parco San Gennaro, Comitato San Gennaro, Articolo 32, Medicina Democratica Napoli, Collettivo Parco Viviani, Ex-Opg je so pazzo, Giardino Liberato di Materdei, Mare libero e gratuito, Villa De Luca, Santa Fede Liberata, Mezzocannone Occupato, Rete Sociale No Box – Diritto alla Città, Rete Co’Mar’, Fridays for Future Napoli, Lea Climax, Stop Biocidio, Coordinamento Kaos, Lido Pola, Comunità Slow Food del centro storico di Napoli, Parco Mascagna, Comitato San Martino, l’Asilo, Nessuno escluso onlus, Bottega di Amma spazio per la genitorialitá, Comitato Vele scampia Cantiere 167 Scampia, Gridas.