A Torre del Greco i Carabinieri sono intervenuti per smantellare una struttura animata installata sulla facciata di un’abitazione. La struttura raffigura un albero di Natale sul quale sono poste foto irriverenti dei politici. Affisso anche un: manifesto: ‘il reddito di cittadinanza non si tocca’. Interverranno anche i vigili del fuoco per lo smontaggio. Il proprietario dell’abitazione, un 57enne, sarà denunciato all’Autorità giudiziaria per vilipendio delle istituzioni costituzionali.
La struttura natalizia posta nella parte finale di via Fontana a Torre del Greco (Napoli) “inneggiante” il reddito di cittadinanza è stata definitivamente rimossa nel pomeriggio dai carabinieri. L’installazione a forma di albero di Natale – da quanto si apprende – sarebbe stata realizzata da una famiglia di giostrai della città vesuviana e sistemata a ridosso della festività dell’Immacolata. Sopra vi era scritto “Il reddito di cittadinanza non si tocca” (anche con un errore ortografico, perché era riportato cittadinanda con la ‘d’ al posto della ‘z’) con foto offensive di una serie di politici. Mentre sul posto le forze dell’ordine procedevano alla rimozione della struttura e i carabinieri denunciavano il proprietario dell’immobile per vilipendio, nella zona posta non distante dal porto e dalla vicina sede del Comune (palazzo Baronale) si è formata una folla di curiosi, divisi sull’iniziativa assunta dagli autori dell’installazione: Non è questo il modo di manifestare il proprio dissenso per una misura del governo – diceva una donna – è giusto che sia stata rimossa. Mi sembrava un’iniziativa goliardica – il parere di una persona di mezza età – forse sopra le righe ma sicuramente non particolarmente offensiva. Va detto che in passato il balcone ha ospitato altre installazioni natalizie che hanno sempre incuriosito i passati, anche per i giochi di luci e gli accorgimenti meccanici che mettevano in evidenza l’abilità di chi realizzava le singole opere. Non è la prima volta che tra i protagonisti vi sono politici, anche se in passato nel mirino erano finiti in particolare i rappresentanti delle istituzioni locali.