La tutela degli animali è prevista dalla Costituzione, grazie a una legge costituzionale del 2022, ma lo stesso “il quadro non è confortante” dice Aldo De Chiara, magistrato in quiescenza e presidente della Fondazione Castel Capuano. Ecco perché la Fondazione e l’università Federico II lanciano l’allarme, attraverso un dibattito organizzato nei giorni scorsi a Napoli. “L’Italia non dispone – spiega De Chiara – di strumenti efficaci per contrastare le frequenti azioni in danno degli animali”. Non a caso, ricorda il presidente della fondazione, “l’Unione Europea ha promosso due procedure di infrazione”. A confermare lo scenario negativo, anche l’ultimo rapporto di Legambiente.
Il convegno organizzato da Fondazione e ateneo si è svolto in tre giornate. Singolare la forma scelta, a simulare le tre fasi di un procedimento penale sul traffico illecito e maltrattamento di cuccioli, tra i più significativi della storia della giurisprudenza italiana. ‘Il Processo a Veterinaria’, così intitolato, è partito sabato 8 febbraio nell’Aula Magna del Dipartimento di Medicina veterinaria, con l’introduzione al processo penale.
Lo scorso 8 marzo l’inizio del processo, attraverso le attività introduttive, gli esami dei testi del pm e dell’imputato, i testi della difesa e la nomina del perito. La simulazione si è conclusa sabato 29 marzo a Castel Capuano, con l’esame del perito, le conclusioni delle parti e la lettura della sentenza. Oltre a De Chiara, la giornata è stata aperta dal procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Aldo Policastro, e dal presidente dell’Ordine Avvocati di Napoli, Carmine Foreste.