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NAPOLI – Nei giorni scorsi, ha fatto molto discutere una intervista concessa dall’assessore alla sicurezza del Comune di Napoli Antonio de Iesu. Il perché è presto detto: pur facendo parte di una maggioranza di centrosinistra, si è scagliato contro le liberalizzazioni promosse da questa parte politica all’epoca di Pierluigi Bersani: le cosiddette lenzuolate che permisero, secondo de Iesu, di far aprire troppo facilmente bar e locali notturni uno vicino all’altro.

Da questo, secondo il rappresentante della giunta Manfredi, derivano i problemi di sicurezza che si scontano oggi. Se metti nello stesso vicolo più bar, è automatico che quel vicolo si riempia di giovani con tutte le conseguenze del caso.
 
A proposito di rave e di mano dura intrapresa dal Governo Meloni, quindi, a Napoli, un po’ a sorpresa, non si è affatto propensi a una forte presa di distanza, anzi.
 
Oggi, ad esempio, sul tema movida è tornato il sindaco Manfredi con queste parole: “Noi non possiamo andare oltre una serie di strumenti nella disponibilità del sindaco, regolamentare la movida è un tema nazionale. Noi dobbiamo coniugare il giusto esercizio della libertà personale con il desiderio dei giovani di poter organizzare il loro tempo libero all’insegna della vivibilità e di più sicurezza. Per questo – ha sottolineato Manfredi – stiamo per approvare un nuovo regolamento che ci consentirà di emettere sanzioni più severe. E’ chiaro che c’è un problema strutturale che può essere risolto alla fine solo con la delocalizzazione di alcune attività. E ci sono delle iniziative che stiamo mettendo in campo che mirano a spostare i giovani in siti meno affollati perchè quando si mettono più locali in vicoli stretti si crea caos. Abbiamo fatto già un’ordinanza, ora cercheremo di aumentare i controlli e lavorare ancora di più sulle sanzioni. Ma sul tema speriamo anche di avere una collaborazione dal governo nazionale che ci aiuti a individuare strumenti per un miglior controllo della movida”.
 
Rave o non rave, insomma, sulla movida in generale, l’importante, per Palazzo San Giacomo, è avere più poteri.
 
Quello che possiamo fare subito è aumentare il numero dei controlli, ma per una vera deterrenza serve un quadro sanzionatorio più cogente – ha sottolineato il primo cittadino – Non bastano le multe, ne facciamo tante. Il nuovo regolamento determinerà una maggiore collaborazione da parte degli esercenti”.
 
In realtà, saranno due i regolamenti che dovranno presto essere vagliati dal consiglio comunale: quello della movida, con nuovi orari e divieti e quello specifico per i commercianti che riguarderà lo spazio esterno che potrà essere occupato dai tavolini e il conferimento dei rifiuti. E c’è anche una prova del nove già all’orizzonte: quello del prossimo Natale, quando si preannuncia un nuovo pienone di turisti in città. “Si tratta di fino a 100 mila persone in più che ospitiamo, una città nella città – ha rimarcato sempre Manfredi – Si tratta di qualcosa che porta economia, lavoro, risultati significativi. Ma che dobbiamo anche coniugare con la vivibilità e la qualità della vita”.