Napoli – “Ero a letto, di notte, faceva un gran caldo, mi sono svegliato con un dolore sordo tra lo sterno e la scapola sinistra, come un grosso crampo. Mia moglie ha subito capito e chiamato il 118″. A raccontarlo è Maurizio de Giovanni, colpito da un infarto lo scorso 13 luglio che lo aveva costretto a un ricovero d’urgenza in codice rosso all’ospedale Cardarelli di Napoli. Era stato sottoposto a un intervento di angioplastica e quasi subito dichiarato fuori pericolo. È stato dimesso dopo sei giorni. La notizia aveva fatto il giro dei media.
Lo scrittore partenopeo, 64 anni, è stato ospite stamane di un incontro scientifico sul long Covid e ha portato la sua testimonianza: “Sono stato ricoverato alcuni giorni presso l’unità coronarica. Bravissimi: mi hanno praticato un’angioplastica. Ora ho superato ma non posso fare a meno di pensare che tutto è avvenuto in pochi mesi, prima il Covid a febbraio e poi quell’insulto inaspettato al cuore. A febbraio – racconta – avevo avuto una tracheite e qualche decimo di febbre. I sintomi della variante Omicron, segni di infezione modesti anche grazie alle tre dosi di vaccino ma – mi hanno spiegato i medici – il virus conserva la capacità di infiammare i vasi sanguigni anche dopo la guarigione”.