Per le polveri sottili Pm10, salvo qualche eccezione, negli ultimi cinque anni è stato rispettato il valore limite annuale su tutto il territorio nazionale. Il valore limite giornaliero (50 microgrammi per metro cubo, da non superare più di 35 volte in un anno), invece, è stato superato in 96 stazioni, pari al 17% dei casi diffusi soprattutto nell’area del bacino padano, a Napoli e alcuni comuni della pianura campana, nella zona della Valle del Sacco (Frosinone). Va comunque registrata nel 2024 una riduzione media di circa il 20% rispetto alla media del decennio 2014-2023. Quanto al Pm2,5 sono stati rispettati per la prima volta i limiti da quando si effettuano i monitoraggi (dal 2007), confermando la tendenza degli ultimi 4 anni con qualche superamento in 3-4 stazioni. Anche qui si verifica una modesta riduzione del 3,1% rispetto ai valori medi dell’ultimo decennio. Biossido di azoto No2. Il valore limite annuale, pari a 40 microgrammi per metro cubo, è stato rispettato in larga parte del paese (606 stazioni su 617, pari al 98% dei casi).Superamenti sono stati registrati in prossimità di aree ad alti flussi di traffico stradale nei centri urbani di Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Palermo e nell’agglomerato di Milano. Per quanto riguarda l’ozono, nel 2024 l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana è stato rispettato solo in 55 stazioni su 343, pari al 16% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’Olt è stato superato per più di 25 giorni in 149 stazioni (43%).
Qualità dell’aria migliore nel 2024 in Italia: male Napoli

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