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Un centinaio di firme in poche ore, da parte dei residenti preoccupati. Al Vomero nuova mobilitazione contro un progetto di scavo per 64 posti auto in Piazzetta Durante, su suolo pubblico. La faccenda era all’ordine del giorno del consiglio municipale, saltato stamattina per mancanza di numero legale. Ma la protesta va avanti, guidata dalla Rete Sociale NoBox – Diritto alla Città. “Basta buchi” è il grido degli attivisti. Uno slogan già sentito. I No Box, infatti, parlano di “Vertenza Vomero con il Comune di Napoli”. E ricordano gli altri progetti di garage in piazza degli Artisti, via Domenico Fontana, via Bonito, Stadio Collana, via Aniello Falcone.

Si contesta una “visione autocentrica ed invasiva dell’Amministrazione Comunale”. E si punta il dito contro “il consumo di suolo a beneficio di pochi”. In piazzetta Durante, si prevedono 4 piani interrati, con ingresso da via Sacchini. I contestatori paventano “uno scavo di grosse dimensioni”, a poche decine di metri “dal luogo della voragine di febbraio 2024 in Via Morghen“.

C’è il timore di un’opera in uno “spazio angusto e vicinissimo alle fondamenta degli edifici”. Dubbi e paure in attesa di chiarimenti. Intanto, accanto ai No Box si è già già costituito un comitato spontaneo di cittadini. E una “netta contrarietà a tale opera per motivi di ordine e sicurezza” la esprime Clementina Cozzolino, presidente della Municipalità 5. “Anche in considerazione – spiega- del delicato momento legato all’emergenza Campi flegrei”. Il consiglio municipale era stato convocato infatti per approvare un documento, con il quale il parlamentino municipale si dichiara contrario al progetto. A produrlo, in precedenza, è stata la commissione mobilità del Vomero Arenella. “Purtroppo – aggiunge Cozzolino- per assenza di numerosi consiglieri il consiglio non si è aperto. Erano presenti numerosi cittadini”.

Alle perplessità replica il progettista Fabrizio Gallichi. All’epoca dell’ideazione, “non vi erano particolari problematiche impiantistiche o di sottosuolo“. Va anche detto “che la definizione progettuale doveva passare alla fase esecutiva”. Tuttavia, “i flussi ed i passaggi pedonali furono ben dimensionati”. Secondo l’architetto Gallichi però, “il tema vero mi pare la contrapposizione tra quanti vedono nella tecnologia la fonte di soluzioni e quanti sono contrari di principio ad ogni innovazione“. Il progettista ricorda che “quando realizzai il parcheggio Morelli avemmo opposizioni, oggi non se ne potrebbe fare a meno“. In pratica, “si dimentica anche che le metropolitane come i parcheggi interrati, se realizzati con competenza, costituiscono un miglioramento delle condizioni del sottosuolo“.