Ieri è ufficialmente terminata la straordinaria esperienza di Procida come Capitale Italiana della Cultura. Al Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, a margine di una cerimonia ufficiale che ha ripercorso le tappe più importanti del lungo percorso dell’isola, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco di Procida Dino Ambrosino hanno passato il testimone di Capitale Italiana della Cultura a Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ed Emilio Del Bono, sindaco di Brescia.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Gaetano Manfredi, sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Simona Agnes, consigliere di amministrazione RAI (media partner di Procida 2022) e di Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura.
“Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, nel passare idealmente il testimone a Bergamo e Brescia per il 2023, chiude un anno straordinario di iniziative, rivelatesi capaci di porre questa splendida comunità isolana al centro dell’attenzione mondiale nel segno della bellezza”, ha dichiarato Sangiuliano.
Con il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano, degli effetti dell’anno da Capitale hanno parlato Felice Casucci, assessore al turismo Regione Campania, Stefano Luppi, vice direttore per la sostenibilità ESG RAI e Vincenzo Trione, presidente della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Nel corso dell’evento è stato presentato il cofanetto “La cultura non isola” con i 7 cataloghi delle mostre di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.
Sono intervenuti, nel corso dell’evento, Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania, Marino Niola, Curatore della mostra “Abitare Metafisico” di Mimmo Jodice, Paolo Giulierini, Direttore del MANN per la mostra “I Greci prima dei Greci” e Federica Candelaresi, Segretario Generale della BJCEM per la mostra “The Tending of the Otherwise”.
Il percorso di Procida 2022
Generato da un dossier di candidatura co-creato con la cittadinanza, il percorso di Procida Capitale Italiana della Cultura si è tradotto in 44 progetti culturali di cui 34 originali, spalmati su 300 giorni di programmazione declinati in workshop aperti al pubblico, eventi di restituzione finale, concerti, happening, opening di mostre, per un totale di 150 eventi con la partecipazione di oltre 350 artisti provenienti da 45 differenti Paesi del mondo.
Nel corso dell’anno sono stati direttamente coinvolti circa 2000 cittadini attivi nei percorsi culturali e 500 volontari, provenienti da tutta Italia. Il programma culturale è stato declinato in 5 sezioni, rappresentate da altrettanti verbi. Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova sono le azioni che si sono sviluppate nel corso dell’anno, trasformando l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
“Sull’isola sono sbarcati 600 mila cittadini temporanei nel solo 2022, un numero sensibilmente superiore ai 250 mila del 2019, anno record per Procida, con 40 mila accessi a pagamento nel complesso Palazzo d’Avalos”, ha spiegato Dino Ambrosino, sindaco di Procida, che ha evidenziato come la legacy dell’anno da Capitale non mancherà di tradursi in benefici per l’isola a partire dal futuro prossimo.
Il contributo della Regione Campania
“Abbiamo lavorato senza sosta, mettendo in evidenza le risorse umane e materiali di cui dispone il nostro territorio, e continueremo a farlo, per far sì che l’anno di Capitale della cultura continui ad avere nel lungo periodo effetti concreti e positivi sullo sviluppo turistico e sulla fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale per l’intero territorio regionale ed in particolare per le aree contigue come le isole di Ischia e Capri, i Campi Flegrei e la città di Napoli”, ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
La Regione ha investito circa 15 milioni euro per lo sviluppo del programma, per interventi infrastrutturali e per il potenziamento dei trasporti: i bus sono stati resi gratuiti, è stato implementato il trasporto elettrico in un’ottica di sostenibilità ambientale; è stato integrato il trasporto da e per la terraferma.
Innovativa anche la governance, che ha visto insieme il Comune di Procida e la Regione Campania in un accordo di collaborazione, che si è tradotto nella creazione di una cabina di regia per il coordinamento, la realizzazione e il monitoraggio degli interventi. Main sponsor di Procida 2022 è stata Voiello; gold partner Anm, Asl Napoli 2 Nord, Caremar, Eav, Snav e Trenitalia; bronze partner Coldiretti Campania e Marina di Procida.
Riitano: ecco i dati dell’impatto della Capitale
“Il percorso di Procida Capitale Italiana della Cultura – ha sottolineato Agostino Riitano – ha generato un’attenzione mediatica significativa, quantificata nel raggiungimento complessivo di 3,4 miliardi di contatti (potential contact) per un impatto economico stimato in 33 milioni di euro (dati Mediability)”. Le più prestigiose testate internazionali, da The New York Times a National Geographic, con una copertura di oltre 25 paesi del mondo, hanno raccontato dell’isola diventata Capitale italiana della Cultura.
“La media partnership con Rai, tradotta in una copertura costante dei principali telegiornali, nella redazione di speciali interamente dedicati a Procida 2022 (come la diretta, in uno speciale Tg2, della cerimonia di apertura e due serie podcast su Raiplaysound dal titolo “Gente di Procida”) e in una serie di iniziative collaterali (dalla citazione al Festival di Sanremo all’ambientazione di alcune puntate di “Un posto al sole”) ha generato 500 milioni di contatti”, prosegue Riitano.
Il direttore di Procida 2022 ha anche ufficializzato i dati economici dell’impatto della sola proclamazione dell’isola a Capitale italiana della cultura: “Il fatturato medio di un campione significativo di imprese procidane è passato dai 277 mila euro del 2019 ai 386 mila euro del 2021, con un aumento di 90 mila euro, ovvero +32,5% dal 2019, anno pre-pandemia. Il fatturato medio delle aziende che si occupano di attività artistiche e di intrattenimento fra il 2021 e il 2019 è cresciuto del 45%, quello delle aziende di trasporto del 39%. Nel 2022 ci aspettiamo un impatto economico ancor più significativo, certi che la legacy del nostro percorso si protrarrà anche negli anni a venire”.