“Una follia, un vero e proprio sacrilegio mischiare figure che hanno avuto a che fare con la criminalità con simboli religiosi”. È il commento del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli ad un video, che circola in rete e che egli stesso pubblica sui suoi social, relativo ad una processione per le strade di Napoli in cui, oltre a stendardi con effigi sacre, ce n’è uno con il volto di Ugo Russo, il 15enne ucciso da un carabiniere nel 2020 mentre, armato con la replica di una pistola, tentava di rapinare, con un complice, il Rolex del militare.
Tantissimi cittadini, dice Borrelli, gli hanno segnalato che sabato sera “nel corso di un rito, a quanto pare di ‘fujenti’ (fedeli devoti al culto della Madonna, ndr), fra le classiche bandiere raffiguranti santi e madonne, ne era presente una con il volto di Ugo Russo, il 15enne ucciso mentre stava compiendo una rapina e i cui parenti e amici hanno poi devastato l’ospedale Pellegrini e fatto una ‘stesa’ all’esterno della caserma dei carabinieri Pastrengo”. Un percorso, “a quanto ci hanno raccontato i presenti – prosegue la nota del deputato – che ha attraversato diverse arterie della città come via Toledo, bloccando anche il traffico, con i protagonisti intenti a chiedere soldi alla gente”. Secondo Borrelli, “siamo davvero all’assurdo, alla beatificazione dei criminali accostati alle figure sacre. Continueremo a lottare per fermare questa deriva, questo voler a tutti costi idolatrare e ‘santificare’ simboli negativi. Abbiamo inviato il materiale alle autorità e stiamo verificando se sia trattato o meno di una manifestazione autorizzata, dati pure i disagi alla circolazione. Andremo fino in fondo a questa vicenda”. Sull’onda della commozione per l’uccisione del giovane Russo, ai Quartieri spagnoli venne realizzato un grande murale col suo volto. Il Comune ne ha però disposto la rimozione, cosa che è avvenuta, al termine di una lunga querelle, da parte del Comitato “Verità e Giustizia per Ugo Russo”.