In Campania 235.000 famiglie al mese ricevono il pacco alimentare, con un aumento del 15% nell’ultimo anno. “E altre 20.000 sono in lista d’attesa” spiega Roberto Tuorto, direttore regionale del Banco Alimentare. Sono i numeri, più delle sensazioni, a testimoniare l’aumento esponenziale della povertà. Ed emergono durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. Le cifre fanno il paio con il dossier della Caritas, diffuso ieri. Secondo l’ente confessionale, in Campania il 46% delle persone è a rischio povertà per reddito basso o lavoro povero. E dai dati del Banco Alimentare arriva la prima conferma. Nell’area metropolitana di Napoli, sono 99.488 le famiglie assistite dalla onlus. Per le altre province, ne troviamo 69.548 a Salerno, 43.446 a Caserta, 14.939 ad Avellino, 7.743 a Benevento.
In Campania, la distribuzione del pacco alimentare avviene attraverso oltre 400 organizzazioni partner territoriali accreditate, e 186 servizi sociali comunali. Con la Colletta Alimentare, la fondazione ha aderito alla Giornata Mondiale dei Poveri, indetta per domani da Papa Francesco. Durante l’iniziativa di oggi, si possono acquistare alimenti non deperibili, da donare alle persone in difficoltà.
In più di 11.000 supermercati italiani, sono in campo oltre 140.000 volontari di Banco Alimentare, riconoscibili dalla pettorina arancione. Invitano a comprare prodotti a lunga conservazione: olio, verdure o legumi in scatola, polpa o passata di pomodoro, tonno o carne in scatola e alimenti per l’infanzia. Il cibo donato sarà poi distribuito a quasi 7.600 organizzazioni partner nel Paese. Si tratta di mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada. Insieme sostengono circa 1.7 milioni di poveri in Italia. E in Campania aumentano sempre più.