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Napoli – Sentiamo forte la necessità di Giustizia sociale, senza la quale non potrà mai esservi pace.
Troppo spesso i poveri sono stati offesi con generalizzazioni ingiuste, che non tengono conto della dignità, delle aspirazioni, dei sogni, dei talenti di ognuno”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, nel corso dell’omelia pronunciata durante la messa celebrata in occasione della festa del lavoro nello stabilimento Kimbo di Melito.
Se pensiamo ad esempio alle politiche delle nostre città, ai servizi verso i cittadini più deboli e fragili, e proviamo a farlo attraverso le chiavi di lettura della Giustizia, non potremo più limitarci a percorsi meramente assistenziali, diritti sociali che appaiono come concessioni, come un lusso che non sempre ci si può permettere”, ha detto ancora il vescovo di Napoli.
Mons. Battaglia parlando nello specifico del lavoro ha proseguito definendo “drammatica la situazione di molti napoletani che hanno perso o perderanno il lavoro. La disoccupazione, come sappiamo bene, trascina con sé tante fragilità. Alle parole d’ordine degli ultimi decenni come “competitività, produzione, profitto, crescita”, si dovranno affiancare parole che, pur entrate nel lessico culturale e giuridico, sembravano assodate e si pongono invece come traguardi: ‘solidarietà, sussidiarietà, dignità della persona e della famiglia'”.

Sono state una profonda gioia ed un conforto le parole di Don Mimmo Battaglia specie in questa fase complicata per il Paese e per il mondo del lavoro in cui abbiamo la necessità di contrastare fortemente le diseguaglianze. Don Mimmo Battaglia ha dato forza e vigore al nostro Primo Maggio e ai valori della nostra Costituzione alla quale quest’anno abbiamo deciso di dedicarlo” è quanto ha affermato Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli a margine della celebrazione eucaristica e dell’incontro dell’Arcivescovo di Napoli coi lavoratori della Kimbo, lo storico stabilimento di Melito di Napoli.
Questo primo maggio, continua Sgambati, vede al centro la fondamentale battaglia per la sicurezza sui luoghi di lavoro che resta per le tre confederazioni di Cgil Cisl Uil una priorità.
Così come la lotta alla precarietà, alla povertà e all’emarginazione delle periferie che si combatte con la formazione e la conoscenza insieme al contrasto all’illegalità e alle organizzazioni criminali”.