Nella cattedrale di Napoli don Mimmo Battaglia ha celebrato la messa di ringraziamento in occasione della creazione a cardinale, avvenuta sabato scorso nel corso del Concistoro Ordinario, nella basilica di San Pietro a Roma.
“Il Signore oggi – ha detto il neo cardinale nell’omelia – dice a noi, a ciascuno di noi ‘Consola, consolate il mio popolo. Parla, parlate al cuore di Napoli, di questo nostro Meridione, al cuore dei popoli oppressi e delle persone ferite dalla vita e dite loro che il tempo della tribolazione è terminato. E nel dirci tutto questo – ha proseguito – ci invita ad essere strumenti di resurrezione, di riscatto, di rinascita affinché il suo sogno di consolazione e speranza si avveri anche grazie a noi, alla nostra capacità, di sognare con Lui, di lasciarci toccare nell’intimo dalla sua voce che è l’antidoto contro qualsiasi tentazione di rassegnazione”.
L’omelia del neo cardinale è stata preceduta dai saluti istituzionali del sindaco di Napoli e presidente nazionale di Anci, Gaetano Manfredi, del prefetto di Napoli Michele di Bari e dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Un bambino, Paulo, ha letto una breve lettera scritta a nome dei bambini dell’Arcidiocesi a don Mimmo, donando un piccolo cero, con la richiesta di continuare ad adoperarsi per tenere accesa per tutti i bambini di Napoli e per tutti i piccoli del mondo la luce della speranza. Don Mimmo è stato accolto in cattedrale da alcune persone impegnate nel mondo della cura e della solidarietà, dell’impegno per il bene comune, della cultura e dell’educazione.
“Costruire mattone dopo mattone una società più giusta ed equa, dove nessuno sia lasciato indietro, è possibile farlo solo partendo dal Sud. Camminiamo insieme. Tutti. Senza distinzione di fede, di idea politica, di appartenenza sociale. Camminiamo insieme: Chiesa, uomini e donne della società “responsabile”, quella che non si volta dall’altra parte, istituzioni locali, regionali, nazionali. Camminiamo insieme”. Questo l’appello rivolto dal neo cardinale don Mimmo Battaglia.
“Partendo dal nostro Sud – sottolinea il cardinale – che non è zavorra o peso morto, ma luogo della gestazione di una rinascita per l’intero Paese, per l’intero mondo. Non lasciamoci prendere dai luoghi comuni. Rovesciamoli insieme”.
Il Sud al centro dell’omelia del presule: “Come Chiesa – ha detto – non possiamo ignorare il Sud, non possiamo voltare lo sguardo altrove, ma dobbiamo incamminarci verso le periferie esistenziali, dove i piccoli e i poveri attendono un Vangelo che non sia solo parola, ma vita che si fa prossimità, giustizia, liberazione. Questo impegno di liberazione e di giustizia, che va ben oltre l’ assistenzialismo, non è un accessorio opzionale al Vangelo ma è scritto a lettere cubitali nel cuore stesso dell’annuncio cristiano”.
“Il Sud è più di una direzione geografica – ha spiegato Battaglia – è il luogo simbolico dell’umanità ferita, dove il grido dei poveri e il lamento degli ultimi salgono fino a Dio. È il crocevia di chi è stato dimenticato, oppresso, escluso dalla tavola comune. Vedete, fin da quando il Papa ha annunciato la mia nomina cardinalizia, ho avuto la consapevolezza che questa scelta non riguardava solo la mia persona ma il Sud, il Sud di cui Napoli è espressione, anche grazie ai tanti vincoli di solidarietà e fratellanza che la legano ai tanti sud del mondo. Come Chiesa non possiamo ignorare il Sud, non possiamo voltare lo sguardo altrove, ma dobbiamo incamminarci verso le periferie esistenziali, dove i piccoli e i poveri attendono un Vangelo che non sia solo parola, ma vita che si fa prossimità, giustizia, liberazione”.
“La città è felice di avere questa guida, un pastore punto di riferimento per Napoli che è una città fatta di tante facce, di tanta sofferenza, di tanta fratellanza. Abbiamo tutti bisogno di una guida che sappia indicare la strada giusta” ha detto il sindaco Manfredi nel suo intervento.
“Ci sono troppe diseguaglianze – ha sottolineato Manfredi – troppi divari e troppa sofferenza e sappiamo tutti che queste ingiustizie vanno sanate con un impegno quotidiano e con la capacità di ascolto. Sappiamo bene che troveremo in te una guida salda e sicura, un grande esempio, e soprattutto l’idea pastorale di cui abbiamo bisogno. Da parte mia, della città e dei cittadini – ha concluso – una grande riconoscenza e l’invito a camminare assieme per essere punto riferimento per chiunque abbia necessità di essere ascoltato”.