Si è svolto oggi a Napoli davanti Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, il presidio dei dipendenti Softlab, da tre mesi senza stipendio, cui hanno partecipato anche gli addetti dell‘azienda Orefice; due gruppi di lavoratori accomunati dalla circostanza di provenire dalla multinazionale Jabil nell’ambito di un processo di reindustrializzazione che si sta rivelando, dicono i sindacati, un vero flop a danno del territorio e dei lavoratori.
“Le lavoratrici e i lavoratori sono stufi dei soliti bla bla bla, qui servono i fatti si sta rischiando un dramma sociale che va immediatamente scongiurato – afferma Francesco Percuoco, segretario generale Fiom-Cgil di Caserta – le maestranze di Orefice sono in prossimità della scadenza della NASPI, rimanendo poi senza uno straccio di sostegno al reddito, mentre quelli di Softlab hanno la cassa integrazione in scadenza a dicembre senza nessuna prospettiva”. Una delegazione sindacale accompagnata da alcuni lavoratori ha incontrato l’assessore Marchiello, “ma purtroppo – aggiunge Percuoco – senza avere nessuna risposta su cosa intende fare per trovare una soluzione sia in termini di ammortizzatori sociali che di prospettive industriali ed occupazionali. I lavoratori sono esasperati, andare avanti e indietro tra Prefettura, Regione e Ministero per il momento non ha prodotto niente, si continua a rimanere senza stipendio, senza prospettive occupazionali e domani, molto probabilmente, anche senza nessun sostegno al reddito. Se nei prossimi giorni non ci saranno novità importanti per una soluzione positiva della vertenza, si intraprenderanno tutte le azioni utili per la difesa degli interessi e del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori” conclude il segretario della Fiom-Cgil di Caserta.
Presidio del lavoratori di ‘Softlab’: “Siamo esasperati”
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