Tempo di lettura: 2 minuti

Contro le aggressioni al personale sanitario serve un antidoto culturale. Una fetta di popolazione deve avere contezza di cos’è un ospedale, un luogo nel quale la salute è sacra e dove i medici sono i missionari della salute”.
Lo ha detto il prefetto di Napoli Michele di Bari a margine di un incontro organizzato all’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli dalla sezione San Luca e San Giuseppe Moscati dell’Associazione Medici Cattolici Italiani, presieduta da Immacolata Capasso, e dall’Istituto Pascale. Lo rende noto l’Ordine dei Medici riportando le dichiarazioni del prefetto
Chi subisce una perdita o si trova in difficoltà – ha concluso il Prefetto – deve sempre ricordare che il lavoro di chi opera in sanità merita molto rispetto. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari devono poter operare in un clima sereno e in libertà, senza alcun timore. Gli episodi accaduti sono gravissimi, le forze di polizia attraverso la Prefettura hanno incrementato i drappelli negli ospedali ed è una linea che io intendo continuare a seguire”.
In piena sinergia con la linea del Prefetto è la posizione dal leader di camici bianchi di Napoli e provincia Bruno Zuccarelli: “Anni fa – ha detto – si poteva parlare di problema, oggi siamo nel pieno di una crisi che rischia di ripercuotersi in ultima istanza sulla tenuta del Sistema sanitario pubblico.
Servono risposte efficaci e immediate, con una più ampia presenza di drappelli nelle strutture. Fondamentale – qualificare gli ospedali come obiettivi sensibili”. Zuccarelli ha poi rilanciato la proposta di puntare sulla prevenzione con l’impiego nelle aree di emergenza e pronto soccorso di figure qualificate sul piano della comunicazione, che possano dialogare con i pazienti e i familiari e in questo modo smorzare sul nascere ogni possibile tensione.