Massimo riserbo sul Consiglio comunale a seduta segreta di ieri sera a Pomigliano d’Arco, che, secondo l’unico dei tre consiglieri di minoranza rimasto in aula, “ha avuto momenti tumultuosi, anche con consegna del telefonino“.
L’interrogazione presentata da 19 dei 21 consiglieri di maggioranza, riguarda l’assunzione del comandante e dirigente della polizia municipale, Luigi Maiello. Secondo Iasevoli, eletto con la civica ‘Per le persone e la comunità‘, la questione, che sembra legata a presunte irregolarità procedurali, è invece “politica“.
“In Consiglio Comunale abbiamo avuto la conferma di uno scontro istituzionale senza precedenti – ha aggiunto – grave per la città. Potremmo parlare per ore di carte e procedure, ma la questione è politica, ovvero le divergenze tra le linee d’indirizzo del sindaco e dell’attuale amministrazione su alcune tematiche-chiave, a partire dall’edilizia, e l’operato del comandante della Polizia municipale. Ho già chiesto alla segreteria generale di avere entro martedì il documento esposto dall’amministrazione per ogni dovuto approfondimento. Gli atti raccolti e illustrati dall’amministrazione comunale saranno, presumo, quelli su cui si verificherà se per il comandante della Polizia Municipale permangono le condizioni per restare in servizio a Pomigliano“.
“È un fatto, infine – ha concluso Iasevoli – che l’amministrazione e la maggioranza discutono un’assunzione avvenuta nel 2019, quando sindaco era proprio Lello Russo. Questa è la parte oggettivamente assurda e paradossale della vicenda che fa ulteriormente capire quanto si stia esponendo la città ad una situazione grave“.
Iasevoli è stato l’unico dei tre consiglieri di minoranza a restare in aula: i due rappresentanti di Rinascita, Vito Fiacco e Carla Mercogliano, hanno lasciato la seduta dopo aver chiesto e non ottenuto una sospensiva dell’argomento in discussione.
A Pomigliano un consiglio ‘segreto’: “Dovuto consegnare i cellulari”
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