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“Uno scandalo”. Senza mezzi termini, il consiglio della municipalità 9 boccia il regolamento per le locazioni comunali ad uso abitativo. Con 9 sì e 10 astensioni, il parlamentino di Soccavo Pianura ha approvato il parere contrario della quarta commissione. Nel mirino, i rischi connessi all’overtourism e al caro affitti a Napoli. Il regolamento è stato varato il 14 novembre, con delibera della giunta Manfredi. Ora dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, per il via libera definitivo. Intanto, le municipalità stanno esprimendo i previsti pareri. Non vincolanti.

Sulla scelta dell’amministrazione comunale, si sono già registrate proteste in precedenza. I primi a denunciare una riforma a misura “dei ricchi” sono stati la rete Set, la Campagna Resta Abitante e Potere al Popolo. Si trattava però di voci esterne al perimetro della maggioranza di Manfredi. Stavolta, invece la ribellione è interna. Alla municipalità 9, infatti, governa la stessa coalizione del sindaco. Ma questo non fa velo alla posizione sul nuovo regolamento per le locazioni ad uso abitativo (eccettuati gli alloggi Erp). Il documento ricorda alcuni dei requisiti proposti. A partire dalla gestione degli immobili, disciplinata dall’articolo 2. Qui si “dichiara espressamente” come essa debba “rispondere
esclusivamente alla necessità di ‘massimizzare la redditività'”. Ed anche l’articolo 5, dove l’assegnazione degli immobili segue criteri reddituali. “Va attribuito un “punteggio maggiore in relazione all’aumentare del reddito del nucleo familiare del richiedente” – rammenta la commissione municipale – con esclusione dei soggetti con reddito inferiore ai 15.000 euro”. Insomma, ‘roba da benestanti’ secondo i detrattori.

Il Comune non si nasconde: tali principi tengono conto del Patto per Napoli, firmato col governo Draghi. E dunque, sugli alloggi bisogna voltare pagina. L’imperativo è mettere a reddito il patrimonio. Ma questa logica non sta bene a tutti. Perfino nella composita alleanza di Manfredi. “Tali requisiti sono uno scandalo – accusa la commissione di Soccavo Pianura – in una città come la nostra nella quale il turismo selvaggio ha provocato un aumento esponenziale dei canoni di locazione“. Il tutto “per aprire le porte ad un flusso incontrollato di turisti a discapito dei nostri concittadini”. E in più c’è la “ulteriore proposta” di affittare gli alloggi “a fondi Comuni di Investimento”. Secondo la commissione, “completa il disegno politico dell’Amministrazione Comunale di valorizzazione degli immobili destinandoli alla creazione di nuove strutture ricettive per turisti”. Requisiti “che provocherebbero solo un aumento esponenziale dei canoni di Locazione”. Inoltre, i consiglieri municipali rilevano “alcuni punti in contraddizione”. L’articolo 14 punto 1 riguarda l’applicazione dei canoni “sulla base del mercato”. Tuttavia “determinato su accordi territoriali”, ai sensi della legge nazionale sui fitti di immobili ad uso locativo. Per questi motivi la municipalità 9 si dichiara non favorevole al regolamento.