Tempo di lettura: 3 minuti
Importanti risultati della Polizia Penitenziaria a Napoli sul fronte del contrasto all’introduzione di droga in carcere a Poggioreale. Lo comunica il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il quale da notizia che durante le operazioni di controllo sui pacchi destinati ai detenuti del reparto Salerno i Baschi Azzurri hanno impedito un tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Napoli Poggioreale “G. Salvia”.
 
Anche durante i controlli effettuati nel corso dei colloqui, gli agenti hanno scoperto droga abilmente occultata all’interno di un pezzo di formaggio contenuto in un pacco destinato ad un detenuto ubicato al reparto Salerno e altra nascosta dietro alla targhetta di un pantalone sempre destinata ad un detenuto ubicato al reparto Salerno. Il Vicesegretario Regionale Campania SAPPe Raffale Serra rivolge il plauso al personale di Polizia Penitenziaria di Napoli Poggioreale per la brillante operazione e informa che la sostanza stupefacente è stata sequestrata e posta nella disponibilità dell’Autorità giudiziaria competente. “Tali episodi mettano in luce le criticità del sistema penitenziario: i nostri agenti operano quotidianamente in condizioni di carenza di personale (una carenza di circa 200 agenti) e con un sovraffollamento di circa il 100% di detenuti, ma continuano a garantire la sicurezza delle strutture con dedizione e professionalità”, conclude il sindacalista.
ù
Commenta Tiziana Guacci, segretario campano del SAPPE: “È oramai continua l’azione di contrasto per l’introduzione, la detenzione e l’uso di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne del Corpo di Polizia penitenziaria. È un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli Istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni, come i telefonini. L’operazione è la testimonianza della professionalità della Polizia Penitenziaria, che oltre a partecipare attivamente all’opera di rieducazione e trattamento, svolge con abnegazione e competenza l’attività di Polizia”. Per Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, “il lavoro in carcere è un lavoro oscuro, perché quando viene arrestato un pericoloso latitante la vicenda finisce sulle pagine dei giornali, ma tutto quello che accade successivamente, negli anni a seguire, è oscuro e non subirà la stessa sorte, non comparirà sulle pagine dei giornali né in televisione, non farà notizia”
 
“Per questo”, evidenzia, “è fondamentale che le istituzioni raccolgano nuovamente il nostro appello: investite nella sicurezza per avere carceri più sicure. Questo vale per Poggioreale ma anche per tutte le altre strutture detentive campane. Il Corpo di Polizia Penitenziaria, a Napoli e in tutta la Regione, ha dimostrato, negli anni, non soltanto di costituire un grande baluardo nella difesa della società contro la criminalità, ma ha anche dimostrato di avere in sé tutti i numeri, le capacità, le risorse, gli strumenti per impegnarsi ancora di più nella lotta contro la criminalità, per impegnarsi non soltanto dentro il carcere, ma anche fuori dal carcere”, conclude Capece.