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“Carlo me lo sono cresciuto, mi sono commosso quando l’ho sentito dire la verità”. Così, Antonio Maimone, ha commentato la testimonianza di Carlo, amico del figlio Francesco Pio, nelle cui braccia la vittima è spirata, il 20 marzo 2023, dopo essere colpito da un proiettile vagante, al culmine di una lite a cui era del tutto estraneo, scoppiata per un pestone su un paio di scarpe griffate.

Alla fine della testimonianza – prima e unica finora in cui è stato fatto indicato e fatto il nome di chi colui che quella notte ha sparato – Carlo si è recato dal padre del suo amico e i due si sono abbracciati.

La prossima udienza del processo è stata fissata per l’8 maggio e anche in questa occasione il pm della DDA Antonella Fratello ha ritenuto di non rendere nota la lista dei testimoni da ascoltare. Nelle scorse udienze, infatti, si sono verificate presunte pressioni via social nei confronti di alcuni testi. Non è passato inosservato, al termine dell’udienza, il comportamento adottato da alcuni degli imputati, collegati in video conferenza dalle carceri dove sono detenuti, con la Corte di Assise di Napoli: alcuni, con il sorriso sulle labbra, hanno mimato il gesto delle manette.