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Per rimetterla a nuovo servirebbero quasi 4 milioni, facendo partire i lavori a inizio 2024, con l’obiettivo di riaprirla entro il 2026. Parliamo della piscina comunale di Secondigliano, l’unica della settima municipalità, chiusa da oltre un anno. Non vi sono certezze, ma solo speranze, legate al bando nazionale del Microcredito sportivo. “C’è l’impegno dell’amministrazione – spiega il consigliere comunale Pasquale Esposito (Pd) -, in autunno il sindaco Manfredi e l’assessore allo sport Ferrante tenteranno di candidare la struttura al finanziamento“. Intuibile l’importanza dell’impianto, per togliere tanti giovani dalla strada. La piscina del corso Secondigliano, arteria principale della zona, era un punto di riferimento per le famiglie. A decretarne la chiusura le condizioni fatiscenti, il contenzioso con l’associazione affidataria, e in ultimo perfino un incidente mortale sul lavoro. Nel maggio di un anno fa, un operaio cadde nel vuoto durante un sopralluogo, spirando dopo poco. A seguito del tragico evento, la procura di Napoli sequestrò la piscina. In un’altra ala della struttura, dove sorge una palestra, non sono scattati i sigilli. Ma il quartiere chiede a gran voce il ritorno della piscina. “Riaprirla è importante – dice Esposito –  per l’aggregazione e la salute dei ragazzi. È stata chiusa per anni e vandalizzata, e riaperta a inizio anni duemila. Una delle poche strutture ricevute da quest’area della città. Un peccato vederla non fruibile, speriamo di intercettare questo fondo per rimetterla a disposizione dei cittadini“. Per adesso, attingendo al fondo di riserva, il Comune ha speso circa 150.000 euro nella messa in sicurezza. “Per evitare ci fossero altri danni a terzi, il tetto sarebbe potuto crollare ulteriormente” sottolinea Esposito. Altri fondi andranno nel progetto di restyling. “Sono circa 160.000 euro per la progettazione  – afferma il consigliere -, su come rimettere in sesto e rendere fruibile l’impianto”. Ma naturalmente, decisivo sarà il Microcredito sportivo.