Inaugurazione piscina dello stadio Collana, va in scena il grande freddo tra Regione, padrona di casa, e Comune di Napoli. E ormai non è una novità. Al taglio del nastro nessuna presenza di Palazzo San Giacomo. In giro si nota qualche consigliere comunale, come Gennaro Esposito, presidente della commissione Sport. Ma è qui invitato dal Coni, in quanto vicepresidente Fijlkam Campania, la Federazione Judo Lotta Karate Arti Marziali.
Non pervenuto il Comune, è invece presente in massa la Municipalità 5. Proprio il parlamentino del Vomero Arenella è al centro di un caso, a causa di un protocollo sul Collana col l’Arus, l’Agenzia regionale Universiadi. Secondo rumors pubblicati dal Mattino, sarebbe furente l’amministrazione comunale. Due i motivi. I protocolli d’intesa, infatti, dovrebbero passare per il Comune. Questo perché le municipalità non avrebbero l’autonomia per stipularli. Poi per la mancanza di accordi quadro con l’Arus, in grado di coinvolgere le altre 9 municipalità di Napoli. Insomma per l’uso della struttura, ci sarebbe il timore di ‘corsie preferenziali’ per i residenti al Vomero. Si ventila perfino un’impugnazione dell’atto, in assenza di correzioni di rotta. “Mi preme dire che il Collana è di tutta la città, non di un quartiere” smentisce Flavio De Martino, direttore generale dell’Arus. Prova a stemperare le polemiche anche Clementina Cozzolino, presidente Pd della municipalità 5, espressione della stessa maggioranza comunale. “L’impianto non è del Vomero, il protocollo – garantisce – significa stringere una sinergia col territorio“. Il governatore De Luca liquida la vicenda come “fesserie”. Ma la disputa non accenna a sopirsi. E anche dall’opposizione, con Forza Italia, si incita la giunta Manfredi a ricorrere contro l’accordo.
Tuttavia, non è sceso certo da oggi il gelo tra Palazzo San Giacomo e Santa Lucia. E potrebbe avere radici più profonde. Lo sfondo sarebbe la partita delle regionali. Sembra infatti ampliarsi il solco tra il sindaco Manfredi e De Luca. “Le relazioni sono vicine allo zero” spiega una fonte del Comune. La distanza è politica, ma starebbe diventando anche istituzionale. Del campo largo, Manfredi appare il federatore. Qualcuno lo vedrebbe pure candidato presidente alla Regione. Anche per il forte legame con Giuseppe Conte, leader del M5S. Del campo stretto, viceversa De Luca appare sempre più l’inquilino. A confinarcelo è proprio il Nazareno, fermo sul mantra della discontinuità, in nome del no al terzo mandato. Ma il governatore, ad oggi, è comunque in pista. Con o senza il centrosinistra. E di certo privo dell’appoggio di Manfredi, pur ancora sostenuto al Comune dai deluchiani.