Un versione voce e chitarra elettrica di “Il mio nome è mai più”, brano pubblicato il 17 giugno del 1999 che ancora oggi è un inno contro tutte le guerre. Questo il “dono” di Piero Pelù nel corso dell’incontro con gli operatori sanitari e i volontari di Emergency della struttura di Ponticelli a Napoli.
“Questo – ha detto il rocker toscano – è uno dei centri nevralgici della solidarietà e della sanità di volontariato che servono di più in Italia. Un grande esempio per tutto il resto del territorio italiano. E’ un’emozione pazzesca sentire la voce di chi opera in questo spazio utilissimo, che ci fa capire come questa grande operazione a cuore aperto di ricucitura della sanità sia anche un’operazione di ricucitura sociale”. “Mi sembra ieri che ci incontrammo con Gino – ha aggiunto – e fu amore a prima vista, un amore che dura ancora oggi e durerà per sempre ha raccontato Piero Pelù. So che l’ospedale a Kabul aperto grazie alla canzone con Luciano e Lorenzo è ancora aperto e questa cosa mi riempie di orgoglio perché so che è un ospedale che cura tutti, compreso i cattivi. La cura non si deve mai rifiutare a nessuno esattamente come la pace. Lunga vita a Emergency”.
Come ha sottolineato l’artista fiorentino, il legame del cantante con l’associazione fondata da Gino Strada trent’anni fa, nel maggio 1994, è sempre stato molto forte. Fu proprio per questo che Piero Pelù insieme a Luciano Ligabue e Jovanotti, incisero il singolo “Il mio nome è mai più” per raccogliere fondi a favore di Emergency e destinarli ai progetti umanitari dell’ONG in particolare in Afghanistan.
L‘ambulatorio di Napoli Ponticelli è nato nel 2015 per facilitare l’accesso delle persone al Servizio Sanitario Nazionale di persone in difficoltà. Grazie a un team di medici, infermieri, psicologi, mediatori culturali e volontari vengono assicurati gratuitamente servizi di medicina di base e specialistica, prestazioni infermieristiche, orientamento socio-sanitario ed educazione sanitaria a persone italiane e straniere in difficoltà.
“Ringraziamo Piero Pelù – ha affermato Tetyana Zolotarova, coordinatrice del progetto di Emergency a Napoli Ponticelli – per aver deciso di venire qui oggi, dedicando il suo tempo ad ascoltare le voci dei pazienti che quotidianamente curiamo gratuitamente nell’ambulatorio. E’ molto importante continuare a tenere alta l’attenzione sulle periferie urbane”.
L’ambulatorio fisso di Napoli Ponticelli si inserisce nel più ampio progetto di Emergency Programma Italia, attivo dal 2006, che nasce dalla volontà di rendere concreto, per ogni individuo, il diritto alla cura sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Oltre a Napoli Ponticelli, Emergency è presente in Italia per supportare le persone in condizioni di fragilità, italiani e stranieri, in Sicilia a Ragusa e Vittoria, in Sardegna a Sassari, in Campania a Castel Volturno, in Calabria a Rosarno, Polistena e San Ferdinando in Veneto a Marghera e in Lombardia a Milano e Brescia.