NAPOLI – La candidatura alle prossime elezioni politiche, tanto più con i posti al sole diminuiti di un terzo data la riduzione del numero dei parlamentari, è una corsa ad ostacoli.
Coloro i quali hanno superato il primo in casa Partito Democratico, da questa mattina, sono nero su bianco su un documento approvato dalla segreteria provinciale.
Ora, la palla passa al commissario regionale dei dem, Francesco Boccia, vero dominus della partita e infine alla direzione nazionale per il via libera definitivo che dovrà suggellare anche (e soprattutto) chi andrà ad occupare i posti blindati nel proporzionale e quindi, avrà un seggio in Parlamento garantito.
I 24 che a Napoli e provincia sono in corsa sono, in rigoroso ordine alfabetico, Angelo Aiello (assessore a Meta nonché membro della segreteria metropolitana), Enza Amato (figlia di Tonino, ora già presidente del consiglio comunale di Napoli), Gennaro Auriemma (del circolo Pd di Somma Vesuviana), Filomena Bolero (consigliere comunale a Marigliano), Venanzio Carpentieri (già segretario del Pd Napoli), Antonella Ciaramella (della direzione nazionale dei dem), Gino Cimmino (anche lui già segretario del Pd Napoli), Vincenzo D’Alessandro (del Pd di Somma Vesuviana), Mario d’Esposito (del Pd del quartiere San Lorenzo), Giuliana Di Fiore (assessore a Giugliano), Nora Di Nocera (vice segretaria del Pd di Castellammare), Bruna Fiola (consigliera regionale), Antonietta Garzia (consigliere comunale a Ercolano), Leonardo Impegno (figlio di Berardo, già con una esperienza parlamentare alle spalle), Massimiliano Manfredi (fratello del sindaco di Napoli Gaetano, già una volta deputato e ora consigliere regionale), Antonio Marciano (della direzione nazionale del Pd), Luca Mascolo (ex sindaco di Agerola e ora presidente dell’Ente Idrico Campano), Antonella Olivieri (del circolo Pd di Chiaia), Loredana Raia (consigliere regionale dem), Marco Sarracino (attuale segretario del Pd Metropolitano), Eduardo Serpico (sindaco di Scisciano), Paolo Siani (fratello del giornalista Giancarlo, deputato uscente), Lello Topo (anche lui deputato uscente) e Valeria Valente (senatrice uscente).
Prima considerazione: il Pd di Napoli chiede una proroga al Nazareno per poter candidare i consiglieri regionali. Ma nel novero dei papabili pescati dall’assise del Centro Direzionale non c’è un pezzo da novanta: Mario Casillo. Il che conferma una cosa che i bene informati danno per certa già da qualche tempo: il percorso che sta costruendo Casillo è quello di diventare il successore di Vincenzo De Luca alla guida della Regione Campania nel 2025, quando si andrà al voto per rinnovare il governo di Palazzo Santa Lucia.
Seconda considerazione: sulla corsa alla candidatura dei dem napoletani si allunga l’ombra del super ministro alla Cultura Dario Franceschini, ieri a Napoli (anche) per sondare il terreno.
Terza considerazione: i posti blindati sono pochissimi. E, secondo rumors interni alle stanze di via Santa Brigida, uno dei sacrificati eccellenti sarebbe Lello Topo: in una posizione sicura per una elezione gli si preferirebbe Paolo Siani.