Non tutti sapevano, in tanti non avevano letto. E comunque in molti non hanno gradito la pausa di oltre 3 ore, nel trasporto pubblico di Pasqua a Napoli. E così si sprecavano musi lunghi e imprecazioni, tra i turisti in città. Malumori si sono registrati fuori alle stazioni delle funicolari e della Linea 1 della Metropolitana. La metro ha sospeso l’esercizio alle 13:30. Ultime corse: da Piscinola ore 12:29 e da Centro Direzionale ore 12:59. La riapertura ha visto la prima corsa da Piscinola alle 16:45, da Centro Direzionale alle 17:25. Da Dante direzione Piscinola alle 17.25, da Vanvitelli verso alle Piscinola 17.25. La Linea 6 ha chiuso alle 13:20, senza riaprire. Le Funicolari alle 13.30, per riprendere alle 16:30. Tranne quella di Mergellina, per cui lo stop è arrivato alle 13.30. Alle 13.30 si è fermato pure il trasporto in superficie, con ripartenza alle 16.
Certo, i comunicati stampa avevano annunciato la pausa, prevista dall’accordo Anm-sindacati. Ma non tutto è andato nel verso giusto. In parecchi non ci hanno fatto caso, a cominciare dagli stranieri. Il sito e i social dell’Anm riportavano la notizia. Il sito del Comune di Napoli parla di “servizi potenziati per l’occasione”, nell’ambito del piano integrato di accoglienza turisti. Ma del “buco” pomeridiano sembra essersi dimenticato. E intanto, una gran folla si radunava sulle scale mobili, nella stazione Montesanto dell’omonima funicolare (foto sopra). Era ignara. E visitatori dalla Toscana e dalla Puglia protestavano al Vomero (foto in basso). Alcuni con valigie al seguito, in procinto di tornare a casa. La voce si è diffusa presto, all’ora di pranzo. E sono partite anche le polemiche.
La consigliera regionale Maria Muscarà era in giro, in quelle ore. Racconta di “imprecazioni volate alle fermate”. Ha scattato una foto, dove c’è un avviso vergato col pennarello in inglese. Si trova su un’emettitrice di biglietti della funicolare di Montesanto. “Non sta scritto da nessuna parte che uno, prima di scendere, debba andare a guardare sul sito – dichiara -. Il Comune dice una cosa, Anm un’altra ancora, e un volontario che conosce le lingue ha appicciato stamattina, su un’unica macchinetta di una fermata, un avviso in inglese”. Muscarà stigmatizza “che i mezzi pubblici si fermino all’ora di punta, quando la gente deve correre a prendere un treno, oppure torna dalla stazione centrale”. La consigliera regionale resta perplessa anche per altro. “Se il Comune di Napoli parla di un milione di turisti – spiega – mettiamo questi facciano anche solo due biglietti, per un ricavo di 3 euro. Con tutti questi soldi non sono stati capaci di organizzare uno straordinario in grado di far lavorare i dipendenti “all’ora del casatiello””, e non mi sembra che sia così nelle altre città”. Quindi l’accusa: “L’amministrazione si è rivelata ancora una volta raffazzonata”. Critica anche Giovanna Lo Giudice, consigliera municipale a Soccavo Pianura: “Si racconta di tante proteste e molti turisti sorpresi, interroghiamoci sul perché. Siamo sicuri abbia funzionato tutto bene?”. E domani, Pasquetta, si replica: speriamo vada meglio.