Acerra (Na) – Pd e M5S chiedono l’istituzione di una commissione speciale d’indagine sugli ultimi concorsi comunali per l’assunzione di 23 istruttori direttivi, ma la votazione si conclude in un nulla di fatto per mancanza del necessario numero legale a causa dell’abbandono dell’aula di sei consiglieri comunali e del sindaco Raffaele Lettieri, che non potevano partecipare al dibattito per un conflitto d’interessi, così come disposto dal regolamento. E’ quanto accaduto oggi nel corso della seduta di Consiglio comunale ad Acerra, dove le esponenti di Pd, Paola Montesarchio, e M5s, Carmela Auriemma, hanno presentato una proposta di delibera per l’istituzione di una commissione d’indagine sui concorsi comunali finiti al centro di polemiche per la presenza, tra i vincitori, di congiunti e parenti di amministratori locali di Acerra e di altri comuni. Le due consigliere comunali hanno chiarito che la commissione doveva servire solo ”a fare chiarezza e fugare ogni dubbio sul carattere procedurale”, dopo la correzione delle graduatorie di alcuni concorsi. ”C’è anche una questione etica – ha sottolineato Montesarchio – in quanto non c’è alcuna normativa che impedisce ad un parente di un amministratore locale di partecipare ad un concorso bandito dal Comune dove quest’ultimo esercita le sue funzioni. E la commissione servirebbe proprio a fugare ogni dubbio su eventuali episodi di nepotismo, che sono un pericolo per la democrazia”. In sette, però, lasciano la civica assise dopo la lettura del regolamento nella parte in cui si dispone l’allontanamento dall’aula di persone che abbiano tra i vincitori di concorso parenti ed affini fino al quarto grado, inficiando così la votazione, che aveva ottenuto 5 voti favorevoli all’istituzione della commissione, e sette contrari
Parenti degli amministratori assunti al Comune: è bufera
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