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Ennesimo raid vandalico al Parco Mascagna, chiuso da 13 mesi al Vomero Arenella. Ma stavolta i danni innescano un botta e risposta, tra esponenti della maggioranza comunale e attivisti. Con i secondi a replicare a muso duro, dopo oltre un anno di proteste, ma anche di denunce sul degrado del parco. L’ultimo bilancio parla di un assalto ai locali del personale: bagni e vetri rotti, armadietti divelti, attrezzi da lavoro gettati in aria. E il grido d’allarme del sindaco Manfredi. Nei sospetti del Comune di Napoli, l’attacco punterebbe a ostacolare il progetto di riqualificazione.

E di “regia criminale” parla Mariagrazia Vitelli, consigliera comunale del Pd. La quale, in una nota, si dice pure “delusa ed amareggiata”. Non solo per i continui danneggiamenti, ma anche “per l’indolenza reattiva dei molti”, solerti “nell’organizzare manifestazioni di protesta, denunce pubbliche e faziose sul crono programma della consegna dei lavori o sul numero delle nuove piantumazioni”. Insomma, ce l’ha con i comitati ambientalisti, bollati come i “manifestanti di professione”. Secondo lei, non sarebbero stati altrettanto “zelanti” nel protestare contro i raid.

Un’accusa che scatena la reazione dei destinatari. “Le dichiarazioni del Sindaco e di alcuni consiglieri del Comune di Napoli non tengono in conto il disastro che da oltre un anno affligge questo parco, abbandonato dalla stessa Amministrazione”, affermano Rete sociale NoBox – Diritto alla Città, Comitato per la tutela del Parco Mascagna e Comitato Vomero Arenella. Gli attivisti giudicano “fallimentare” la gestione dell’area, ricordando l’abbattimento di oltre 20 alberi, a detta loro “immotivato”. E poi il ritiro della prima ditta incaricata per la riqualificazione, il protrarsi della chiusura. “Dove era tutta questa indignazione – chiedono – quando il parco, come denunciato da mesi da cittadini ed associazioni alla Municipalità, al Comune ed alle Forze dell’Ordine veniva quotidianamente depredato e vandalizzato da bande di ragazzini?”. Nel comunicato congiunto, gli ambientalisti sottolineano che “intanto sono trascorsi già molti dei 100 previsti per l’ultimazione lavori”. E rispedendo l’invettiva al mittente, tacciano il Comune di colpe e ritardi “imperdonabili”, rinfacciandogli “denunce inascoltate”. E c’è anche un suggerimento: nessuna “parata di festa” per quando si aprirà il parco”, pena un’accoglienza a suon di “fischi e pernacchi”.

Si dichiara “incredula” la consigliera regionale indipendente Maria Muscarà, sempre in prima linea al parco del Vomero. A chi sferra bordate dall’amministrazione, rimprovera “di non averli mai visti al Mascagna”. E aggiunge: “A distanza di oltre 50 giorni dalla data prevista di fine lavori, il Parco resta chiuso, in un limbo di promesse non mantenute”. Intanto, sull’incursione al Mascagna si registra un’altra denuncia di Ruben D’Agostino, artista civico impegnato sui temi ambientali. Sui social ha postato una foto di sabato scorso, in cui il cancello del parco risulta aperto. Stessa scena di oggi, quando D’Agostino ha pubblicato un suo video, davanti all’ingresso. “Cancelli aperti ed entrata libera – scrive -. La foto che vedete a destra è di sabato scorso, giorno in cui sarebbero avvenuti gli atti vandalici denunciati dall’amministrazione. Questa foto mi è stata mandata da un amico che era lì di passaggio e che aveva trovato strana la cosa“. La chiosa ironica: “Quindi possiamo dire caso risolto???”. 

Ruben D’Agostino fuori al cancello del Parco Mascagna