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Il Parco Nazionale del Vesuvio è un patrimonio naturalistico, ambientale, storico e culturale senza uguali. Ogni anno milioni di turisti da tutti i continenti arrivano in cima al Vesuvio, il vulcano più famoso del mondo. Nel territorio del Parco ricadono 13 comuni: Boscoreale, Boscotrecase. Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano,Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano. San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco e Trecase. Eppure, da due settimane il Parco è senza guida. Abbiamo intervistato Gioacchino Madonna, sindaco di Massa di Somma e presidente della Comunità del parco, organismo che racchiude i sindaci dei 13 comuni dell’area protetta. Sindaco, ci fa il punto della situazione?
 
In questi primi giorni di gennaio i comuni ricadenti all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio si sono ritrovati un Ente senza più una guida, nemmeno commissariale. È infatti scaduto il 31 dicembre scorso il decreto del ministro dell’ambiente che affidava i poteri straordinari di gestione all’ormai ex Presidente Agostino Casillo, da quel momento non c’è stata né una proroga del precedente incarico né tantomeno l’auspicata nuova nomina a Presidente del Parco per la quale non risultano nemmeno esperite le procedure, previste per legge, di individuazione della triade di nomi indicati dalla Regione Campania e sui quali è chiamato ad esprimersi il Ministro. Una vacazio che non ha precedenti nella storia del Parco e che lascia l’Ente senza guida e senza rappresentanza legale”.
 
Quali ricadute pratiche ha questa situazione?
 
Già il lungo commissariamento, solo in parte giustificato dall’emergenza Covid, ha rappresentato una stortura al giusto processo democratico e di partecipazione dei comuni  in seno al consiglio direttivo, adesso la mancanza totale di rappresentanza crea un blocco completo delle attività di un Ente che negli ultimi anni è riuscito a cambiare passo. Come comunità del Parco, nel rispetto delle prerogative di competenza, ci auguriamo che questa empasse possa terminare il prima possibile e che possa essere nominata una guida autorevole e competente alla guida del Parco, che possa essere rappresentanza del territorio e non frutto di antiquate liturgie politiche”.