Napoli – Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza partenopea sui presunti illeciti relativi alla compravendita dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen passato dai francesi del Lille al Calcio Napoli nell’estate del 2020 (e di altri quattro calciatori), gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati, per il reato di falso in bilancio in concorso, il presidente del consiglio di amministrazione della Società Sportiva Calcio Napoli spa, Aurelio De Laurentiis; suo figlio, Edoardo De Laurentiis, e la moglie di Aurelio, Jacqueline Baudit, questi ultimi due in qualità di vice presidenti del Cda. Anche ad Andrea Chiavelli viene contestato il falso in bilancio, in qualità di consigliere delegato del consiglio di amministrazione della Società Sportiva Calcio Napoli. Lo stesso reato, il falso in bilancio, viene anche contestato dagli inquirenti a Valentina De Laurentiis, figlia di Aurelio, in qualità di consigliere delegato del consiglio di amministrazione della Società Sportiva Calcio Napoli spa. Per il reato di dichiarazione fraudolenta, infine, è indagato, in qualità di rappresentante legale della Società Sportiva Calcio Napoli, solo il presidente Aurelio de Laurentiis.
Osimhen-Napoli, inchiesta della Procura: le contestazioni indagato per indagato
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